Papa Francesco e le sue auto: un viaggio tra donazioni e sostenibilità ambientale

Papa Francesco ha accumulato una collezione di auto, utilizzate per beneficenza e sostenibilità, riflettendo il suo impegno verso l’ambiente e la solidarietà durante il suo pontificato.
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Papa Francesco, sin dall’inizio del suo pontificato, ha dimostrato un approccio unico nei confronti delle automobili. Nonostante la sua prima auto fosse una Renault 4 ricevuta in dono da don Renzo Zocca, nel corso degli anni il pontefice argentino ha accumulato una serie di veicoli non per uso personale, ma destinati a scopi benefici o all’asta. Questo articolo esplora la collezione automobilistica di Bergoglio e il suo impegno verso la sostenibilità.

Le auto donate al papa: un gesto di solidarietà

Nel 2017, Papa Francesco ha ricevuto in dono una Lamborghini Huracán RWD dalla casa automobilistica bolognese. Questo veicolo è stato successivamente messo all’asta da RM Sotheby’s a Montecarlo, raggiungendo un prezzo finale di 809.000 euro. Dopo aver sottratto tasse e provvigioni, sono rimasti circa 715.000 euro che sono stati interamente devoluti a iniziative caritatevoli. Un altro esempio significativo è rappresentato dalla Ferrari Enzo del 2004, precedentemente donata a Karol Wojtyla; venduta durante il Concorso d’eleganza di Pebble Beach nel 2015 per ben sei milioni di euro.

Oltre ai veicoli venduti all’asta per beneficenza, ci sono state anche occasioni in cui Bergoglio ha avuto l’opportunità di vedere automobili senza riceverle effettivamente. Nel 2018 gli fu mostrata una monoposto elettrica della Formula E durante l’esordio del campionato a Roma; mentre nel 2021 gli era stata promessa una SUV elettrica Ocean dal designer Henrik Fisker che però non è mai stata consegnata.

L’impegno per l’ambiente attraverso i veicoli

Papa Francesco ha sempre manifestato attenzione verso le questioni ambientali e questo si riflette nella scelta dei veicoli che riceve in dono. Molti dei mezzi concessi al pontefice sono infatti elettrici o ecologici. Recentemente, lo scorso dicembre, gli è stato regalato un fuoristrada Mercedes-Benz Classe G elettrico dotato di batteria da 116 kWh e potenza pari a 590 Cv con un’autonomia attorno ai 470 chilometri.

Durante il suo viaggio recente a Singapore si è spostato su una Hyundai Ioniq 5; mentre nel passato aveva utilizzato anche modelli come la Santa Fe alimentata convenzionalmente nel lontano 2015 o l’elettrica Ampera consegnatagli dall’allora CEO Opel Karl Thomas Neumann nel 2017.

Nel corso degli anni hanno fatto parte della flotta papale anche vetture innovative come la Toyota Mirai alimentata ad idrogeno che emette solo vapore acqueo e i primi esemplari della gamma I.D., frutto della collaborazione con Volkswagen per promuovere la mobilità sostenibile nella Città del Vaticano entro il traguardo fissato del 2030.

La varietà dei modelli utilizzati durante i viaggi

La collezione automobilistica di Papa Francesco non si limita alle sole vetture donate ma include anche diversi modelli utilizzati nei suoi viaggi apostolici in tutto il mondo. Nel corso degli anni ha guidato diverse automobili simboliche legate ai paesi visitati: dalla Kia Soul alla Hyundai Santa Fe usate durante il viaggio in Corea del Sud fino alla Mercedes-Benz G500 impiegata nella visita a Sarajevo nel 2015.

Inoltre ci sono state occasioni particolari dove Bergoglio ha utilizzato mezzi tipici delle nazioni visitate come le Jeepney nelle Filippine o vari modelli prodotti dal gruppo FCA come la Jeep Wrangler JK impiegata sia negli Stati Uniti sia in Ecuador oppure la Fiat 500L ricevuta sempre nell’ambito delle sue visite ufficiali.

Infine va menzionata anche la Dacia Duster ricevuta da Renault nel 2017 che rappresenta ulteriormente questa connessione tra automobile ed esperienza culturale vissuta dal papa nei suoi numerosi pellegrinaggi intorno al mondo.

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