Nel primo trimestre del 2025, diversi miliardari hanno effettuato vendite significative di azioni, incassando guadagni notevoli prima che il mercato subisse un forte ribasso. Tra questi spiccano Mark Zuckerberg, fondatore di Meta, e Jamie Dimon, CEO di JPMorgan. Le loro operazioni si sono rivelate tempestive in un contesto economico instabile.
Le vendite strategiche di Mark Zuckerberg
Mark Zuckerberg ha venduto 1,1 milioni di azioni della sua azienda Meta nei primi due mesi dell’anno. In quel periodo il titolo era scambiato sopra i 600 dollari; attualmente il valore è sceso a circa 500 dollari. L’operazione ha fruttato a Zuckerberg circa 733 milioni di dollari. Questa vendita si inserisce in un trend più ampio che ha visto molti leader aziendali approfittare dei picchi nei valori delle loro azioni prima che le notizie economiche negative influenzassero il mercato.
Le motivazioni dietro queste vendite possono essere molteplici: dalla necessità personale alla pianificazione fiscale o semplicemente la volontà di capitalizzare su guadagni temporanei. La scelta temporale appare cruciale; infatti, pochi giorni dopo la vendita delle sue azioni, il valore delle stesse ha iniziato a calare drasticamente.
Jamie Dimon e l’incremento del patrimonio netto
Anche Jamie Dimon non è stato da meno nel capitalizzare sui suoi investimenti. Il CEO della più grande banca degli Stati Uniti ha incrementato il suo patrimonio netto grazie alla vendita di titoli per circa 234 milioni di dollari lo scorso febbraio. Questo avvenne solo due giorni dopo che le sue azioni avevano raggiunto un massimo storico per l’anno corrente, superando i 250 dollari per titolo; ora valgono intorno ai 203 dollari.
Dimon sembra aver colto al volo l’opportunità offerta dal picco dei prezzi delle sue azioni per realizzare profitti significativi prima dell’imminente flessione del mercato causata dalle recenti dichiarazioni politiche riguardo ai dazi reciproci tra Stati Uniti e altre nazioni.
Altri nomi noti nelle vendite d’azione
Oltre a Zuckerberg e Dimon, anche altri leader aziendali hanno effettuato operazioni simili con risultati notevoli. Safra Catz, amministratore delegato della Oracle Corporation, ha incassato ben 705 milioni grazie alla vendita di oltre tre milioni e ottocentomila azioni della sua società tecnologica; tuttavia queste sono crollate successivamente oltre il trenta percento.
Nikesh Arora, presidente ed amministratore delegato della Palo Alto Networks Inc., non è rimasto indietro: ha venduto due milioni e trecentomila titoli per un valore totale stimabile in quattrocentotrentaduemilionidollari . Anche Max de Groen, partner presso Bain Capital, ha realizzato una significativa plusvalenza con la vendita delle sue partecipazioni nella società Nutanix prima che le quotazioni scendessero del venti percento.
Elon Musk escluso dal gruppo degli affaristi fortunati
Un nome assente da questa lista è quello dell’imprenditore Elon Musk. Nonostante sia considerato l’uomo più ricco al mondo secondo diverse classifiche finanziarie globali, Musk ha visto la propria fortuna ridursi drasticamente dall’inizio dell’anno con una perdita stimata intorno ai centoventinove miliardi di dollari. La sua situazione evidenzia come anche gli investitori più esperti possano affrontare momenti difficili nel panorama finanziario globale attuale.
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