In occasione della Pasqua, celebrata quest’anno in modo congiunto da tutte le Chiese cristiane e coincidente con l’anno del Giubileo della Speranza, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha rivolto un messaggio di auguri a Papa Francesco. Il contenuto del messaggio mette in evidenza l’importanza del dialogo e dell’unità in un contesto globale segnato da conflitti e tensioni. La comunicazione assume una dimensione personale, considerando che entrambi i leader hanno recentemente affrontato problemi di salute.
Un messaggio personale per la Pasqua
Nel suo messaggio, Mattarella si rivolge al Papa con affetto: “Santità”, esordisce il Presidente. “Sono lietissimo di porgerLe, a nome della Repubblica Italiana e mio personale, gli auguri più sentiti di buona e santa Pasqua.” La scelta delle parole non è casuale; il Capo dello Stato sottolinea la singolarità dell’anno corrente dove tutte le Chiese cristiane celebrano la festività nella stessa data. Questo evento rappresenta una forte simbolicità che invita alla riflessione sul dialogo interreligioso e sull’unità tra i popoli.
Mattarella prosegue evidenziando come questa coincidenza possa servire da stimolo per promuovere pace e comprensione reciproca. L’invito all’unità va oltre le differenze religiose ed è esteso a tutti coloro che vivono situazioni difficili nel mondo: “Auspico che, associata al Giubileo della Speranza”, dice il Presidente, “la ricorrenza pasquale rechi conforto a comunità che in diversi continenti spesso vivono situazioni di conflitto o di pericolo.”
Valore universale del messaggio pasquale
Il Presidente Mattarella pone l’accento sulla valenza universale del messaggio pasquale. Secondo lui, questo non riguarda solo i cristiani ma può ispirare anche chi professa altre fedi o chi è lontano dalla religione: “Possa la memoria della Resurrezione ispirare anche quanti professano fedi diverse dal cristianesimo.” Questa apertura verso altri credi sottolinea l’importanza dei valori comuni come giustizia ed equità.
La ricerca del bene comune diventa quindi un tema centrale nel discorso presidenziale. In tempi turbolenti come quelli attuali, caratterizzati da guerre e crisi umanitarie in diverse parti del mondo, queste parole assumono un significato particolare. L’appello alla pacifica convivenza tra i popoli è fondamentale per costruire società più giuste ed inclusive.
Riflessioni sullo stato di salute dei leader
Infine, il presidente conclude gli auguri tenendo conto delle recenti vicende legate alla salute sia sua sia quella del Pontefice. Entrambi hanno infatti affrontato ricoveri ospedalieri negli ultimi mesi; Mattarella si è recentemente sottoposto all’impianto di un pacemaker mentre Papa Francesco ha lasciato l’ospedale Gemelli circa un mese fa dopo aver ricevuto cure mediche.
Mattarella esprime così anche una nota personale nei suoi saluti: “Nel rinnovarLe i più fervidi auspici di benessere personale,” aggiunge infine, “La prego Santità… Con il grande affetto degli italiani.” Queste parole riflettono non solo rispetto ma anche solidarietà umana tra due figure pubbliche che rappresentano istituzioni importanti nel panorama italiano ed internazionale.
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