Francesco Arfelli, artista emergente della scena musicale italiana, presenta finalmente “Skyline”, il suo primo album dopo dodici anni di evoluzione creativa. Questo progetto rappresenta un traguardo significativo per il musicista, che ha saputo trasformare esperienze personali in musica. Con nove brani che esplorano la connessione tra sensazioni e realtà, Arfelli condivide un percorso artistico ricco di passione e dedizione.
Un viaggio personale attraverso la musica
Francesco Arfelli descrive “Skyline” come il risultato di un lungo viaggio artistico. L’album raccoglie esperienze vissute o immaginate dall’autore, riflettendo le sue emozioni più profonde. In una recente intervista, ha dichiarato: “Questo progetto è riuscito a concretizzarsi dopo anni di studio e lavoro”. La sua intenzione è quella di far percepire all’ascoltatore le sfumature delle sue emozioni attraverso la musica.
Arfelli si è sempre divertito a scrivere testi e a cercare melodie adatte per accompagnarli. Ricorda con affetto i suoi inizi musicali: “A 18 anni ho scritto Kelsey, un brano che non fa parte dell’album ma rappresenta una pietra miliare del mio percorso”. Questo pezzo lo portò dal suo insegnante Alex per ricevere supporto nella composizione; da quel momento in poi la sua avventura musicale ha preso forma.
L’artista sottolinea come le idee per “Skyline” siano rimaste nel cassetto fino al momento giusto. Non essendo un musicista professionista all’inizio della sua carriera, ha atteso pazientemente l’occasione ideale per realizzare i suoi sogni musicali. Grazie agli incontri con persone significative nel suo cammino artistico, Francesco è riuscito a dare vita ai suoi brani in modo completo e maturo.
Collaborazioni fondamentali nel processo creativo
Un aspetto chiave nella realizzazione dell’album è stato il supporto ricevuto da amici e musicisti che hanno contribuito attivamente al progetto. Arfelli menziona alcuni nomi importanti: Enrico Zattoni alla batteria, Nicolas Biondini al basso e Marco Gelli alle chitarre e arrangiamenti sono solo alcune delle figure che hanno arricchito sonorità del disco. Altri collaboratori includono Alex Grilli negli arrangiamenti e diversi strumentisti come Stefania Pozzi , Ginevra Ravagli e Virginia Grassi .
Questa rete di collaborazioni ha permesso ad Arfelli non solo di arricchire i propri brani ma anche di creare una vera comunità intorno alla sua musica. Ogni artista coinvolto ha apportato il proprio stile unico contribuendo così alla varietà sonora dell’album.
Registrato presso L’arcangelo Recording a Forlì, “Skyline” si distingue per le sue influenze musicali variegate che spaziano dal pop italiano al punk degli anni ’90 e 2000. La produzione curata permette ai diversi strumenti presenti nell’album di risaltare ognuno con la propria identità.
Un diario musicale tra parole ed emozioni
Le nove tracce presenti nell’album sono nate tutte al pianoforte ed assumono la forma di un diario musicale personale per Francesco Arfelli. In questo contesto l’artista spiega: “La musica può far cogliere sfumature che non riesco a esprimere solo con le parole”. Ogni canzone offre quindi uno spaccato della vita interiore dell’autore, permettendo agli ascoltatori di immergersi nelle sue emozioni più intime.
Gli arrangiamenti variegati conferiscono ad ogni brano un carattere distintivo, rendendo l’ascolto coinvolgente ed evocativo; gli ascoltatori possono così vivere appieno l’esperienza emotiva voluta dall’artista attraverso ogni nota suonata.
Concludendo questa fase importante della sua carriera musicale, Francesco invita tutti gli appassionati a scoprire “Skyline”, disponibile sulle principali piattaforme digitali, dove sarà possibile immergersi completamente nel mondo sonoro creato dall’artista.
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