La Via Lattea è una delle galassie più affascinanti e studiate dell’universo. Con un diametro di circa 100.000 anni luce, ospita almeno 100 miliardi di stelle, tra cui il nostro Sole. Questa galassia a spirale presenta una complessa struttura a bracci e si trova all’interno del Gruppo Locale, un insieme di oltre 30 galassie legate gravitazionalmente. In questo articolo esploreremo la disposizione delle stelle nella Via Lattea, le sue dimensioni e la presenza di fenomeni ancora poco compresi come la materia oscura e l’energia oscura.
Struttura della Via Lattea
La disposizione delle stelle nella Via Lattea segue uno schema a girandola con quattro bracci principali: il Braccio di Perseo, il Braccio Scudo-Croce, il Braccio del Cigno e il Braccio del Sagittario. Il nostro sistema solare si colloca nel braccio di Orione, a circa due terzi dalla distanza dal centro galattico. Gli astronomi stimano che molte delle stelle presenti nella nostra galassia abbiano pianeti in orbita attorno ad esse; finora sono stati scoperti migliaia di esopianeti con altrettanti candidati in attesa di conferma.
Le osservazioni hanno rivelato che i bracci principali della Via Lattea non sono solo strutture statiche ma si muovono nel tempo per via dell’interazione gravitazionale tra le diverse masse stellari presenti al loro interno. Questo movimento contribuisce alla formazione continua dei sistemi planetari ed è essenziale per comprendere l’evoluzione della nostra galassia.
Dimensioni e distanza dal buco nero centrale
Tutte le stelle della Via Lattea orbitano attorno a un buco nero supermassiccio situato al centro della galassia, noto come Sagittarius A. Questo oggetto ha una massa stimata pari a *quattro milioni di volte quella del Sole ed è posizionato a circa 28.000 anni luce dalla Terra. Nonostante questa enorme massa concentrata in un punto così ristretto dello spazio, gli astronomi rassicurano che non ci sono rischi immediati per il nostro sistema solare.
La velocità media con cui la nostra galassia si muove nell’universo è impressionante: circa 828.000 km/h mentre compie un’orbita completa attorno al centro galattico ogni 230 milioni d’anni circa. Questi dati pongono interrogativi sulla stabilità dei sistemi stellari nel lungo periodo e sull’impatto che queste dinamiche possono avere sulla vita potenzialmente presente su altri pianeti.
Materia oscura ed energia oscura
Uno degli aspetti più intriganti riguardanti la struttura della Via Lattea è rappresentato dalla materia oscura. Gli scienziati hanno notato che le stelle nelle regioni esterne orbitano attorno al centro con velocità simili alle stelle interne; questo comportamento contrasta con quanto previsto dalle leggi classiche della gravità formulate da Newton. Per spiegare questa anomalia si ipotizza l’esistenza di una quantità significativa di materia invisibile o “oscura”, cinque volte superiore alla materia visibile conosciuta.
In aggiunta alla materia oscura esiste anche l’energia oscura, responsabile dell’accelerazione dell’espansione dell’universo stesso scoperta negli anni ’90 dagli scienziati attraverso osservazioni sulle supernovae distanti. Si stima che l’energia oscura costituisca circa il 68% dell’intero universo; mentre la materia oscura rappresenta un altro 27%. Solo il restante 5% comprende tutto ciò che possiamo vedere: protoni, neutroni ed elettroni formano i corpi celesti visibili come pianeti e stelle.
Queste scoperte hanno rivoluzionato la comprensione scientifica dell’universo portando alla formulazione teorica del Big Bang come origine dello stesso universo conosciuto oggi.
La mitologia dietro la Via Lattea
Oltre agli aspetti scientifici riguardanti la sua composizione fisica ed energetica, anche nella mitologia antica troviamo riferimenti significativi alla Via Lattea. Nella tradizione greca era considerata latte versato da Era mentre allattava Ercole; secondo i miti Ercole era figlio del dio Zeus ma fu abbandonato subito dopo nascita dalla madre Alcmena per paura delle ire divine da parte della consorte ufficiale del re degli dèi.
Questa narrazione offre uno spaccato culturale interessante su come gli antichi interpretavano fenomenologie naturali attraverso storie simboliche legate ai loro dei e ai miti fondatori delle civiltà passate.
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