Il Parlamento ha recentemente approvato un emendamento che stabilizza i lavoratori precari del Teatro di Roma, escludendo le fondazioni lirico-sinfoniche e i teatri nazionali dalla riduzione del turn over. Questa decisione rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento della dignità professionale degli operatori teatrali, come sottolineato dal presidente Francesco Siciliano.
Un percorso lungo verso la stabilizzazione
La questione della stabilizzazione dei precari al Teatro di Roma è stata oggetto di discussione per lungo tempo. La sinergia tra diverse istituzioni, comprese le Camere, la Regione Lazio e il Comune di Roma, ha giocato un ruolo cruciale in questo processo. Attualmente, oltre il 40% delle maestranze del teatro opera in condizioni precarie. Nel dicembre scorso era già stato approvato un emendamento che prevedeva uno stanziamento di 610mila euro per supportare la stabilizzazione dei lavoratori.
Questa iniziativa è vista come una risposta concreta alle esigenze degli operatori culturali della capitale. Il sindaco Roberto Gualtieri ha espresso soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento, evidenziando l’importanza della produzione culturale e il sostegno necessario da parte delle istituzioni locali e nazionali.
Dettagli sull’approvazione dell’emendamento
L’approvazione dell’emendamento è stata frutto di un lavoro collettivo tra forze politiche diverse e rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel settore culturale. L’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio ha dichiarato che sono stati compiuti sforzi significativi insieme a figure chiave come il direttore amministrativo Maurizio Roi e il direttore artistico Luca De Fusco.
In particolare, si è cercato di garantire una quota adeguata nel bilancio regionale grazie anche al supporto dei consiglieri Marotta e Ciarla. Inoltre, Smeriglio ha ringraziato i parlamentari Orfini e Mollicone per il loro contributo decisivo nella vertenza sindacale con Clap che ha sostenuto questa causa.
Riconoscimenti da parte delle istituzioni regionali
Anche Simona Baldassarre, assessore alla Cultura della Regione Lazio, ha messo in evidenza l’importanza dell’unità d’intenti raggiunta attorno a questa iniziativa legislativa. Ha affermato che “la cultura gioca un ruolo fondamentale nelle comunità locali ed è essenziale continuare a investire nel settore teatrale romano.”
Francesco Siciliano ha ribadito quanto sia importante questo risultato non solo sul piano politico ma anche civile; secondo lui dimostra come la politica possa avere effetti positivi sul benessere sociale collettivo.
Le reazioni sindacali alla notizia
Il sindacato Clap si è espresso favorevolmente riguardo all’approvazione dell’emendamento definendola una “finestra d’opportunità” da sfruttare rapidamente per inviare segnali positivi ai lavoratori coinvolti nella Fondazione Teatro di Roma. Hanno sottolineato l’importanza del rispetto dei diritti dei lavoratori nell’ambito della produzione culturale locale.
Questa nuova fase segna quindi non solo una vittoria per gli operatori teatrali ma anche un messaggio forte sulla necessità di tutelare i diritti professionali all’interno del panorama culturale italiano.
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