Brindisi: polemica per l’accessibilità al Nuovo Teatro Verdi durante uno spettacolo scolastico

Un episodio di emarginazione a Brindisi coinvolge una bambina con disabilità esclusa dalla Platea del Nuovo Teatro Verdi, sollevando interrogativi su accessibilità e inclusione sociale nei luoghi pubblici.
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Un episodio di emarginazione ha scosso la comunità di Brindisi dopo che una bambina con disabilità motoria è stata esclusa dalla Platea del Nuovo Teatro Verdi durante una visita scolastica. La situazione ha sollevato interrogativi sull’accessibilità e sull’inclusione sociale, evidenziando le difficoltà che ancora esistono nei luoghi pubblici.

L’evento e la questione dell’accessibilità

La vicenda si è svolta quando una classe di scuola primaria ha partecipato a uno spettacolo teatrale al Nuovo Teatro Verdi. Prima dell’evento, alcune insegnanti avevano verificato con gli organizzatori se il teatro fosse accessibile per studenti con bisogni speciali. Il teatro dispone effettivamente di un’area dedicata alle persone con difficoltà motorie, situata nella Prima galleria, ma non consente l’accesso diretto alla Platea a causa delle barriere architettoniche esistenti.

Durante lo spettacolo, i posti in Platea erano riservati agli alunni della classe della bambina. Tuttavia, a causa delle limitazioni strutturali del teatro, la bambina non ha potuto sedere accanto ai suoi compagni. Questo fatto ha suscitato preoccupazione tra gli accompagnatori presenti all’evento che hanno sottolineato l’importanza dell’inclusione sociale e della necessità di evitare ogni forma di emarginazione.

Le reazioni degli accompagnatori e le proposte discutibili

L’accompagnamento della bambina da parte degli adulti è stato messo in discussione quando un membro dello staff del teatro avrebbe suggerito: “Non la si può prendere in braccio?”. Questa proposta è stata percepita come offensiva dagli adulti presenti, i quali hanno evidenziato come tale trattamento sarebbe stato inaccettabile anche per un adulto. La questione solleva interrogativi sulla sensibilità verso le esigenze delle persone con disabilità e su come queste siano trattate negli spazi pubblici.

Daniele Guarini, coordinatore della rassegna “Tutte le storie del mondo”, ha chiarito che nessun spostamento della minore sarebbe avvenuto senza il supporto dei vigili del fuoco o secondo indicazioni specifiche sulla sicurezza. Ha inoltre spiegato che c’è stato un malinteso riguardo all’accessibilità promossa dal teatro; pur essendo presente una sezione dedicata alle persone con disabilità motorie, questa non era sufficientemente vicina alla Platea per garantire l’inclusione desiderata.

Impegni futuri per migliorare l’inclusività

L’incidente mette in luce problematiche più ampie riguardanti l’accesso alla cultura da parte delle persone con disabilità nella città di Brindisi. Giuseppina Scarano, garante per i diritti delle persone con disabilità nel Comune di Brindisi, ricorda come sia stato firmato un protocollo d’intesa volto a promuovere il diritto universale all’accesso alla cultura. Tra le iniziative adottate ci sono biglietti gratuiti per disabili e riduzioni sui costi dei biglietti per gli accompagnatori.

Carmelo Grassi, direttore artistico della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, si è detto amareggiato dall’accaduto e ha riconosciuto la necessità urgente di adeguamenti strutturali nel teatro stesso. Grassi sottolinea che molti problemi derivano dalla progettazione risalente agli anni Settanta quando non c’era attenzione verso le esigenze delle persone diversamente abili. A partire dal mese prossimo inizieranno lavori mirati ad aumentare l’accessibilità del teatro affinché anche chi presenta difficoltà motorie possa accedere direttamente alla Platea senza richiedere assistenza esterna.

Il caso rappresenta dunque un’opportunità importante affinché istituzioni ed enti culturali riflettano sulle modalità d’intervento necessarie a garantire inclusività nei luoghi pubblici.

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