Incontro tra Meloni e Trump: un passo verso il dialogo tra Usa e Ue

Il 19 aprile 2025, Giorgia Meloni incontra Donald Trump alla Casa Bianca per discutere di dazi e sicurezza europea, cercando un accordo transatlantico prima del summit NATO all’Aia.
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Il 19 aprile 2025, Giorgia Meloni ha avuto un incontro significativo con Donald Trump alla Casa Bianca, seguito da una telefonata con Ursula von der Leyen. Questo incontro rappresenta un tentativo di avvicinare le posizioni tra Stati Uniti ed Europa riguardo a questioni cruciali come la pandemia tariffaria. Le due leader hanno concordato sull’importanza di organizzare un summit che potrebbe segnare una svolta nei rapporti transatlantici.

Dettagli dell’incontro alla Casa Bianca

Durante il bilaterale, Meloni ha discusso vari temi con Trump, cercando di stabilire un terreno comune su questioni economiche e politiche. Entrambi hanno riconosciuto l’importanza di affrontare la crisi dei dazi che ha colpito i commerci tra Usa e Ue. La premier italiana ha sottolineato l’urgenza di trovare soluzioni condivise per evitare ulteriori tensioni commerciali. L’idea è quella di portare Trump e von der Leyen a sedere allo stesso tavolo prima del vertice della Nato previsto all’Aia dal 24 al 26 giugno.

Meloni sta lavorando per organizzare questo incontro storico a Villa Doria Pamphili, in modo da sfruttare il contesto del summit della Nato per discutere anche delle spese per la difesa europea, che si prevede aumenteranno fino al 3,5%. Questo approccio mira a utilizzare le risorse destinate alla difesa come leva negoziale nella questione dei dazi.

Strategia Roma-Bruxelles-Washington

La strategia messa in atto dalla premier italiana coinvolge una stretta collaborazione con Bruxelles. Negli ultimi giorni, la Commissione Europea ha accelerato sulla lista dei paesi sicuri in vista dell’incontro con Trump. Questa manovra è stata pensata per rafforzare la posizione dell’Italia nel dialogo su temi sensibili come l’immigrazione e i diritti umani.

Meloni si presenta quindi come uno degli alleati più fidati di Trump in Europa. La sua capacità di interagire efficacemente con il presidente americano è stata riconosciuta anche dal vice J.D. Vance durante la sua visita a Roma per le festività pasquali. Vance ha ribadito l’importanza del ruolo della premier nel riavvicinamento delle posizioni europee e americane.

Questioni geopolitiche sul tavolo

Oltre ai temi economici legati ai dazi commerciali, Meloni e Vance hanno discusso anche della situazione geopolitica attuale che coinvolge Ucraina e Medio Oriente. Un argomento cruciale riguarda gli investimenti energetici italiani nel gas liquido , dove l’Italia può contribuire significativamente all’approvvigionamento europeo.

Inoltre, si è parlato del corridoio Imec che collega India, Medio Oriente ed Europa come alternativa strategica alla Via della Seta cinese. Questa iniziativa potrebbe rafforzare ulteriormente i legami tra Italia e Stati Uniti mentre si cerca una maggiore indipendenza dalle influenze cinesi nella regione.

Tensioni interne sul budget militare

Mentre Meloni cercava sostegno internazionale a Washington, in Italia si registravano tensioni interne riguardo alle spese militari nazionali fra Giancarlo Giorgetti e Guido Crosetto . Giorgetti adotta una linea prudente sulle spese pubbliche mentre Crosetto insiste sulla necessità urgente di investimenti significativi nella difesa nazionale.

Questa divergenza d’opinioni non solo riflette le sfide interne al governo italiano ma mette anche pressione sulla premier proprio mentre sta tentando di ottenere risultati concreti nelle relazioni internazionali durante il suo viaggio negli Stati Uniti.

L’atmosfera tesa generata dai dissidi interni rischia infatti di minacciare gli sforzi diplomatici intrapresi dalla premier italiana nell’ambito delle sue relazioni estere.

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