Una donna di 46 anni è attualmente ricoverata in condizioni critiche all’ospedale Santo Stefano di Prato, dopo essere stata vittima di un’aggressione violenta culminata in un colpo d’arma da fuoco. L’incidente, avvenuto nella notte tra sabato e domenica, ha spinto la Procura di Prato ad aprire un fascicolo per tentato omicidio e rapina aggravata. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile della questura locale.
La dinamica dell’aggressione
L’episodio si è verificato intorno all’1:30 quando la vittima, una cittadina cinese con regolare permesso di soggiorno, è stata trovata da alcuni passanti mentre chiedeva aiuto. Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, l’aggressore sarebbe un uomo cinese che aveva conosciuto la donna nel locale “Number One”, dove lei lavorava. Questo stesso locale era stato teatro lo scorso luglio del tentativo di omicidio dell’imprenditore Chang Meng Zhang.
Dopo aver atteso l’uscita della donna dal lavoro, l’uomo si sarebbe fatto accompagnare nella sua auto fino a una strada isolata nei pressi di Vaiano. Qui ha iniziato a strangolarla con una guaina al collo per costringerla a trasferire 10.000 euro dal suo wallet digitale sul cellulare. La situazione è degenerata quando il passaggio casuale di una pattuglia dei carabinieri ha interrotto il piano criminoso.
Il colpo d’arma da fuoco e le conseguenze
Nonostante il tentativo fallito del trasferimento monetario, l’aggressore non si è fermato e ha sparato alla testa della donna vicino all’orecchio prima di fuggire con il suo cellulare. I medici hanno trovato frammenti del proiettile conficcati nei tessuti vicino alla gola durante l’intervento chirurgico urgente cui la vittima è stata sottoposta.
La prognosi rimane riservata e i medici stanno monitorando attentamente le sue condizioni critiche. L’aggravante della situazione viene sottolineata dalla Procura pratese che evidenzia come questo episodio faccia parte delle crescenti tensioni interne alla comunità cinese presente nel territorio.
Indagini in corso sulla criminalità locale
Le indagini sono ora concentrate sulla ricerca dell’aggressore che potrebbe avere legami con altre attività criminali nella zona. Il procuratore Luca Tescaroli ha dichiarato che la gravità degli eventi richiede maggiore attenzione alle problematiche legate alla sicurezza pubblica nella provincia.
In particolare, Tescaroli ha messo in luce come la scarsità di personale adeguatamente formato renda difficile fronteggiare efficacemente il tessuto criminale locale sempre più complesso e articolato.
Il caso continua ad evolversi mentre gli investigatori cercano testimoni o ulteriori prove per identificare rapidamente il responsabile dell’aggressione e garantire giustizia per la vittima coinvolta in questa drammatica vicenda.
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