La terza edizione della rassegna teatrale “Dentro, il teatro” si svolgerà presso la Casa Circondariale di Lecce, offrendo al pubblico l’opportunità di assistere a spettacoli dal vivo. Promossa dall’Accademia Mediterranea dell’Attore , questa iniziativa mira a creare un ponte tra i detenuti e il mondo esterno attraverso l’arte del teatro. Il primo evento è programmato per il 28 aprile con lo spettacolo “Vorrei una voce”, scritto e interpretato da Tindaro Granata.
Un nuovo approccio alla rassegna
Quest’anno la rassegna presenta una formula innovativa che consente al pubblico di acquistare biglietti per gli spettacoli che si terranno nella sala teatro della Casa Circondariale. Questo cambiamento rappresenta un passo significativo verso l’inclusione e la partecipazione attiva della comunità esterna nelle attività culturali all’interno del penitenziario. Franco Ungaro, direttore di AMA, ha sottolineato come l’interesse dei detenuti per le attività teatrali sia stato fondamentale nel decidere di continuare con questo progetto avviato nel 2019.
Il programma prevede una serie di eventi che non solo intrattengono ma favoriscono anche riflessioni profonde sui temi della libertà e dell’identità personale. La presenza del pubblico esterno arricchisce ulteriormente queste esperienze condivise, trasformando ogni rappresentazione in un momento unico di incontro tra diverse realtà sociali.
Lo spettacolo “Vorrei una voce”
Il primo appuntamento sarà caratterizzato dalla performance “Vorrei una voce”, prevista per le ore 16:00 del 28 aprile. Questo monologo è frutto dell’incontro tra Tindaro Granata e alcune detenute della sezione femminile ad alta sicurezza del Teatro Piccolo Shakespeare nella Casa Circondariale di Messina. Attraverso canzoni iconiche di Mina, Granata esplora i sogni e le aspirazioni delle donne coinvolte nel progetto “Il Teatro per Sognare”, ideato da Daniela Ursino.
Le canzoni diventano così veicolo espressivo delle emozioni delle detenute, permettendo loro non solo di raccontarsi ma anche di riappropriarsi dei propri sogni in un contesto difficile come quello carcerario. L’approccio artistico scelto da Granata mira a dare voce a chi spesso viene dimenticato dalla società civile.
Importanza sociale del teatro in carcere
Maria Teresa Susca, direttrice della Casa Circondariale Borgo San Nicola, ha evidenziato i benefici tangibili che le attività teatrali portano ai detenuti sul piano fisico e psicologico. Nonostante le sfide legate alla sicurezza nell’organizzazione degli eventi all’interno delle carceri italiane, la collaborazione con AMA rimane cruciale per offrire opportunità educative ai detenuti.
L’arte diventa quindi uno strumento potente non solo per intrattenere ma anche per promuovere processi educativi essenziali al reinserimento sociale dei condannati. La programmazione aperta al pubblico esterno contribuisce a costruire ponti tra mondi apparentemente distanti ma interconnessi attraverso esperienze umane condivise.
Dettagli pratici sulla rassegna
I biglietti sono disponibili fino a dieci giorni prima dello spettacolo: €10 intero; €5 ridotto ; €2.50 riservati agli studenti regolarmente iscritti presso Università del Salento o istituzioni affini come Accademia delle Belle Arti o Conservatorio Tito Schipa.
Per ulteriori informazioni riguardanti prenotazioni o dettagli sugli eventi futuri è possibile contattare AMA via email all’indirizzo info@accademiaama.it. Con questa iniziativa si offre così alla comunità locale un’opportunità unica: vivere emozioni forti attraverso storie narrate direttamente dai protagonisti stessi.
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