Rkomi racconta la sua infanzia senza padre: un’intervista toccante a Sanremo 2025

Rkomi racconta la sua crescita senza un padre durante un’intervista, riflettendo sull’assenza paterna e l’importanza dei legami familiari, in vista della sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025.
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Rkomi, il noto cantautore italiano, ha aperto il suo cuore durante un’intervista con Gianluca Gazzoli a Passa dal BSMT. In occasione della sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025 con il brano “Il ritmo delle cose”, ha condiviso la sua esperienza di crescita senza la figura paterna. La storia di Rkomi offre uno spaccato significativo su come affrontare l’assenza di un genitore e le emozioni che ne derivano.

L’assenza del padre e i ricordi

Mirko Manuele Martorana, in arte Rkomi, non ha mai conosciuto suo padre. Durante l’intervista, ha rivelato che possiede solo alcune foto risalenti a vent’anni fa e che l’uomo non si è mai fatto vivo nella sua vita. «Per differenze, forse per responsabilità», sono state le parole del cantautore riguardo alla scelta del padre di abbandonare la famiglia. Nonostante questo vuoto affettivo, Rkomi sembra aver trovato una certa serenità nell’accettazione della situazione: «Non è mai stata una mancanza non essendoci mai stato», ha affermato.

La mancanza del padre non pesa sulla sua vita quotidiana; anzi, Rkomi si è concentrato sul legame profondo con la madre e il fratello maggiore. Crescendo in un ambiente familiare diverso da quello tradizionale, ha sviluppato una forte connessione con i suoi cari più vicini. Il fratello rappresenta per lui una figura fondamentale: «Per me è sempre stato l’unico eroe». Questo rapporto fraterno appare come un pilastro nella vita dell’artista.

Le riflessioni su contatti mancati

Rkomi ha anche parlato della possibilità di contattare suo padre nel corso degli anni. Ha ammesso di aver avuto momenti in cui pensava seriamente di farlo ma senza mai trovare il coraggio necessario per compiere quel passo decisivo: «Ho avuto una fase importante a 17-18 anni dove lo stavo per fare però poi non l’ho fatto». Queste riflessioni mostrano come le domande sull’identità paterna siano rimaste presenti nella mente dell’artista senza diventare pesanti fardelli emotivi.

La madre lo incoraggiava ad avvicinarsi al padre assente; tuttavia, Rkomi esprime dubbi su come procedere in tali situazioni delicate: «Non saprei proprio come si fa in questi casi». La mancanza di riferimenti culturali o cinematografici rende ancora più complessa questa eventuale interazione.

Un messaggio ai padri e alle famiglie

In occasione della Festa del papà, Rkomi ha voluto dedicare un pensiero speciale attraverso i social media ai padri presenti ma anche a coloro che hanno vissuto esperienze simili alla sua. Nel post pubblicato sui suoi canali ufficiale scrive: «Auguri a tutti i papà ed anche a chi è cresciuto senza padre ma sarà un buon padre». Questa dedica sottolinea quanto sia importante riconoscere diverse forme familiari e celebrare figure paternali alternative.

L’artista esprime gratitudine nei confronti della madre che ha colmato quel vuoto lasciato dall’assenza paterna e rivolge auguri anche al fratello maggiore diventato genitore lui stesso: «Auguri ai venti che cambiano… auguri al genere umano che lotta per il bene incondizionato nei confronti del prossimo». Con queste parole invita tutti ad abbracciare valori positivi oltre le tradizioni consolidate delle festività familiari.

Rkomi continua così ad affrontare temi profondamente personali attraverso la musica e le sue dichiarazioni pubbliche, creando connessione con molti dei suoi fan che possono identificarsi nelle sue esperienze.

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