Il vespro della beata vergine: un dialogo musicale tra Italia e Marocco a Fès

Il 17 maggio, Fès ospiterà un concerto del Monteverdi Festival con il “Vespro della Beata Vergine”, un evento che celebra la collaborazione culturale tra Italia e Marocco.
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Sabato 17 maggio, la storica città di Fès ospiterà un evento musicale di grande rilevanza culturale. I Solisti, il Coro e l’Orchestra del Monteverdi Festival, diretti da Antonio Greco, si esibiranno insieme all’Orchestra arabo-andalusa di Fès sotto la guida di Mohammed Briouel. Al centro della serata ci sarà il monumentale “Vespro della Beata Vergine” di Claudio Monteverdi. Questo concerto rappresenta una collaborazione significativa tra il Monteverdi Festival di Cremona e il festival “Musiques Sacrées du monde“.

Un evento in una location storica

Il concerto si svolgerà nella piazza Bab al Makina, situata vicino al palazzo reale di Fès. L’evento è organizzato dall’Ambasciata d’Italia presso il Regno del Marocco in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Rabat e il Monteverdi Festival. Questa scelta della location non è casuale; la piazza offre un contesto suggestivo che riflette la ricca storia culturale sia dell’Italia che del Marocco.

L’importanza dell’evento va oltre la semplice esibizione musicale; rappresenta un’opportunità per rafforzare i legami culturali tra i due paesi attraverso l’arte. La presenza dell’Orchestra arabo-andalusa arricchisce ulteriormente l’esperienza, creando un ponte sonoro tra le tradizioni musicali italiane e marocchine.

Il capolavoro monteverdiano

Il “Vespro della Beata Vergine“, composto nei primi anni del Seicento da Claudio Monteverdi, è considerato uno dei lavori più significativi nel panorama della musica sacra barocca. La sua struttura complessa e le sue armonie ricche sono concepite come una celebrazione gioiosa ma solenne della fede cristiana.

I promotori dell’iniziativa sottolineano come questo concerto porti in Marocco non solo musica ma anche una delle eccellenze italiane: il canto lirico. Infatti, Monteverdi è riconosciuto come uno dei pionieri del canto lirico moderno ed è stato insignito dal riconoscimento UNESCO per aver contribuito alla liuteria cremonese Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

La performance a Fès segna quindi non solo un momento artistico ma anche una celebrazione delle radici comuni che legano le culture mediterranee attraverso secoli di scambi musicali.

Un futuro collaborativo

Andrea Cigni, direttore artistico del Monteverdi Festival, ha dichiarato che questo concerto rappresenta “un significativo momento d’apertura e arricchimento reciproco” fra Italia e Marocco. L’ensemble cremonese avrà così l’opportunità non solo di presentare un capolavoro storico ma anche di instaurare relazioni durature con musicisti marocchini.

Dopo questa tappa in Marocco, il “Vespro della Beata Vergine” sarà riproposto nell’edizione 2025 del Monteverdi Festival a Cremona dal 13 al 29 giugno. In particolare, ci sarà una speciale anteprima prevista per il 7 giugno nella Chiesa di San Marcellino con la direzione affidata a Jordi Savall insieme alla sua orchestra La Capella Reial de Catalunya.

Questo scambio culturale promette quindi nuove prospettive artistiche per entrambi i paesi coinvolti nel progetto musicale internazionale.