L’interesse del governo statunitense verso Bitcoin sta crescendo, con proposte legislative e strategie fiscali che mirano a integrare la criptovaluta nel sistema economico nazionale. Le ultime notizie indicano che l’amministrazione Trump sta considerando diverse modalità per aumentare l’esposizione del governo a Bitcoin, con un focus particolare sulla creazione di una riserva strategica.
Bitcoin nella riserva strategica USA
Recentemente, fonti ufficiali hanno rivelato che il governo degli Stati Uniti sta valutando la possibilità di aumentare la propria esposizione a Bitcoin attraverso una nuova iniziativa. Questo piano prevede la creazione di una “riserva strategica” di Bitcoin, simile alle tradizionali riserve auree. L’idea è quella di utilizzare i proventi derivanti dai da gi doganali o rivalutare i certificati d’oro attualmente detenuti dal Tesoro per finanziare questa operazione.
Bo Hines, direttore esecutivo del Consiglio Presidenziale per gli Asset Digitali, ha confermato in un’intervista con Anthony Pompliano che tutte le opzioni sono sul tavolo. La rivalutazione dei certificati d’oro potrebbe liberare ingenti risorse finanziarie; attualmente registrati a circa 43 dollari l’oncia, il prezzo dell’oro si avvicina ai 3.220 dollari l’oncia. Questa differenza potrebbe consentire al governo di accumulare significative quantità di Bitcoin.
Il progetto non è solo teorico ma rappresenta un passo concreto verso una maggiore integrazione della criptovaluta nel sistema economico statunitense. Con questo approccio, il governo spera non solo di diversificare le proprie riserve ma anche di posizionarsi come leader nell’ambito delle valute digitali.
Piano per accumulare 1 milione di BTC
In parallelo all’iniziativa sulla riserva strategica, la senatrice Cynthia Lummis ha ripresentato il “Bitcoin Act”, una proposta legislativa ambiziosa che mira ad accumulare fino a 1 milione di BTC nei prossimi cinque anni. Questo obiettivo rappresenterebbe circa il 5% dell’offerta totale disponibile sul mercato e sarebbe sostenuto da Bo Hines stesso.
La proposta prevede un piano graduale per acquisire queste criptovalute nel tempo, rafforzando così la posizione geopolitica del dollaro digitale rispetto ad altre valute globali e asset come l’oro. Gli ideatori della legge sostengono che Bitcoin possa diventare una vera e propria riserva globale in grado di competere efficacemente con beni tradizionali in termini sia affidabilità sia capacità preservativa del valore nel lungo periodo.
Attualmente il disegno è ancora oggetto di discussione nelle sedi appropriate e potrebbe subire modifiche prima della sua eventuale approvazione finale. Tuttavia, se dovesse passare così com’è concepito ora, segnerebbe un cambiamento significativo nella politica monetaria americana riguardo alle criptovalute.
Investimenti privati in crescita: Strategy acquista altri BTC
Nel frattempo anche aziende private stanno intensificando i loro investimenti in Bitcoin; tra queste spicca Strategy , quotata a Wall Street . Recentemente ha acquistato ulteriormente 3.459 BTC al prezzo medio unitario stimato intorno agli 82 mila dollari ciascuno; ciò porta il suo portafoglio complessivo a ben oltre mezzo milione Bitcoins detenuti dall’azienda stessa.
Questo ammonta a più del 2% dell’intero stock circolante sul mercato delle criptovalute ed equivale approssimativamente a un valore totale stimato intorno ai 45 miliardi dollari attuali secondo le valutazioni correnti dei mercati crypto globali.
Non si tratta però solo degli Stati Uniti: anche aziende giapponesi come Metaplanet hanno recentemente investito notevoli somme—26 milioni—per incrementare ulteriormente le loro partecipazioni in Bitcoins fino ad arrivarne possedere oltre quattromila unità . Altri nomi notabili come Semler Scientific e GameStop seguono questa tendenza crescente tra le società quotate pubblicamente negli ultimi mesi; infatti si stima che tale quota aziendale abbia visto crescere significativamente negli ultimi trimestri .
Il ruolo protettivo del Bitcoin nelle crisi economiche
Con lo scenario macroeconomico attuale caratterizzato da politiche protezionistiche adottate dall’amministrazione Trump, emerge chiaramente quanto possa risultar vantaggioso avere accesso diretto alla valuta digitale quale rifugio sicuro durante periodi incerti o volatili sui mercati internazionali, dove spesso viene messo sotto pressione il dollaro americano stesso rispetto ad altre divise estere più stabilizzate dalla domanda globale su beni rifugio tradizionali quali oro o argento, oggi sempre più considerata “oro digitale”.
Bitcoin offre caratteristiche distintive essendo decentralizzato ed avente offerta limitata fissata rigorosamente entro ventuno milioni totali, rendendolo resistente alla censura governativa quindi appetibile tanto agli investitori istituzionali quanto ai privati cittadini desiderosi d’investire capitalizzando su asset alternativamente sicuri rispetto all’inflazionismo dilagante previsto dalle politiche monetarie espansive eventualmente intraprese dalla Federal Reserve stessa nei prossimi mesi/anni futuri qualora dovessero decidere d’implementarle nuovamente abbassando i tassi d’interesse generali sull’economia reale circostante, creando opportunità favorevoli pure per azioni & crypto alike!
Progetti emergenti nell’ecosistema Bitcoin
In questo contesto favorevole emergono nuovi progetti legati all’universo delle cryptovalute come BTC Bull Token, progettato specificatamente affinché accompagni insieme alla crescita futura quella relativa al mondo Bitcoin stesso! Questo token punta sull’idea fondamentale secondo cui l’accettanza generalizzata della moneta virtuale sarebbe ancora agli inizi, sfruttandone tale trend offrendo ricompense frazionarie direttamente collegate al possesso dello stesso $BTCBULL, mentre implementa meccanismi deflattivi automaticizzati ogni volta superino soglie chiave prestabilite quali $125k o $150k!
Al momento lo staking consente rendimenti annualizzati molto elevati , uno dei massimi presenti oggi nella finanza decentralizzata! La prevendita continua raccogliendo cifre consistenti attestandosi già su quasi cinque milioni raccolti sinora, dimostrando chiaramente forte interesse verso tali soluzioni innovative capaci di offrire esposizioni dirette sui mercati crypto potenzialmente fruttuose senza dubbio alcuno!