Il 13 aprile, Papa Francesco ha celebrato la domenica delle Palme a piazza San Pietro, accogliendo circa quarantamila fedeli. Con una voce più chiara rispetto ai giorni precedenti, il Pontefice ha augurato a tutti una buona Settimana Santa. Questo evento segna l’inizio della Settimana Santa, un momento cruciale del calendario liturgico cattolico.
La celebrazione e il messaggio del Papa
La messa è stata officiata dal cardinale Leonardo Sandri, delegato da Papa Francesco per presiedere il rito. Al termine della celebrazione, il Pontefice si è intrattenuto con i presenti per circa dieci minuti. Spinto in sedia a rotelle dal suo infermiere personale Massimiliano Strappetti, Bergoglio ha ricevuto calorosi saluti dalla folla festante che lo ha accolto sotto un raggio di sole. Questo incontro avviene dopo la sua partecipazione al Giubileo degli ammalati e alla visita non programmata alla basilica Vaticana e a Santa Maria Maggiore nei giorni precedenti.
Durante l’omelia letta dal cardinale Sandri, si è sottolineato l’importanza di portare la croce “non al collo ma nel cuore”, invitando i fedeli ad essere solidali con chi soffre accanto a loro. Il messaggio centrale era quello di prepararsi alla Pasqua diventando “cirenei” gli uni per gli altri.
I partecipanti all’evento
Alla messa hanno preso parte diverse figure ecclesiastiche importanti tra cui i cardinali Giovanni Battista Re e Francis Arinze. Tra i concelebranti c’erano anche esponenti significativi come il cardinale Pietro Parolin e vari arcivescovi coinvolti nelle relazioni internazionali della Chiesa cattolica. Presenti anche rappresentanti dell’associazione nazionale Città dell’Olio e sindaci delle città del Lazio che hanno contribuito fornendo duecentomila ramoscelli d’ulivo distribuiti ai fedeli.
L’atmosfera era vivace grazie alla presenza di grandi ulivi posizionati vicino alle statue dei santi Pietro e Paolo nel sagrato della basilica Vaticana. La piazza era adornata da fiori multicolori provenienti da vivai italiani ed olandesi; centocinquanta palme erano state donate dal Cammino Neocatecumenale insieme ai tradizionali palmurelli intrecciati dall’associazione “Famija Sanremasca”.
La processione verso l’obelisco
La celebrazione è proseguita con una processione che ha avuto inizio dal braccio di Costantino fino all’obelisco centrale della piazza. Qui si è svolta la commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme attraverso la benedizione delle palme e dei rami d’ulivo tenuti dai fedeli durante la lettura del Vangelo riguardante la Passione secondo Luca .
Al termine dell’omelia si è tenuta una preghiera universale recitata in diverse lingue tra cui cinese, francese, ucraino, tedesco e giapponese. Le intenzioni dei fedeli hanno incluso richieste per confermare l’impegno cristiano nei battezzati; supporto caritatevole verso coloro che guidano nella Chiesa; attenzione verso le sorti dei perseguitati per motivi religiosi; sostegno ai poveri ed emarginati; oltre alla conversione dei cuori di quanti sono attratti da potere e violenza.
Questa giornata rappresenta non solo un momento religioso significativo ma anche un richiamo all’unità tra le persone nella comunità cristiana globale.