L’INPS si trova al centro di una controversia che potrebbe compromettere 1200 posti di lavoro per operatori sociosanitari in Campania. L’allerta proviene dall’Adips, l’associazione dei dirigenti pubblici delle politiche sociali, che ha espresso preoccupazione riguardo al nuovo bando nazionale Home Care Premium. Questo progetto prevede significativi tagli alle prestazioni attualmente offerte, mettendo a repentaglio la stabilità lavorativa degli operatori e il supporto ai cittadini non autosufficienti.
La situazione attuale del bando Home Care Premium
Il bando Home Care Premium è un’iniziativa dell’INPS destinata a fornire assistenza domiciliare ai cittadini non autosufficienti. Tuttavia, le recenti modifiche apportate al progetto hanno sollevato forti preoccupazioni tra i professionisti del settore. Secondo l’Adips, i cambiamenti previsti nel nuovo bando potrebbero portare alla riduzione delle risorse destinate agli operatori sociosanitari e all’esclusione di figure professionali chiave come gli OSS e gli operatori del sollievo.
Carmine De Blasio, presidente dell’Adips Campania, ha sottolineato l’importanza di rivedere il progetto prima della sua attuazione prevista per luglio. Ha affermato che non si tratta solo della salvaguardia dei posti di lavoro ma anche della necessità di garantire servizi essenziali a centinaia di famiglie nella regione. Senza un intervento correttivo da parte dell’INPS, molte persone rischiano di rimanere senza assistenza adeguata.
Le conseguenze sui servizi sociali
L’attuazione del nuovo progetto Home Care Premium comporterebbe gravi ripercussioni sul sistema dei servizi sociali in Campania. Gli Ambiti Territoriali Sociali e i Comuni si troverebbero ad affrontare una domanda crescente da parte dei cittadini non autosufficienti senza le risorse necessarie per soddisfarla. Questo scenario potrebbe generare un collasso nei servizi domiciliari già esistenti e aumentare la pressione su strutture pubbliche già sovraccariche.
De Blasio ha evidenziato come il fallimento del progetto HCP rappresenterebbe un duro colpo per un modello assistenziale che negli anni ha dimostrato la sua efficacia nel supporto ai più vulnerabili. La mancanza d’interventi tempestivi potrebbe tradursi in una crisi sociale con effetti devastanti sulle comunità locali.
Il ruolo dell’Adips nella difesa dei diritti professionali
L’Adips Campania è stata fondata con l’obiettivo principale di rappresentare i dirigenti delle politiche sociali operanti sul territorio italiano. L’associazione mira a promuovere una cultura orientata al servizio alla persona, riconoscendo la centralità degli utenti nelle politiche socialmente responsabili.
I quattro fondatori dell’associazione – Carmine De Blasio insieme a Nicola Anaclerio, Michele Ippolito e Giuseppe Bonino – hanno avviato iniziative volte alla formazione continua degli associati attraverso congressi ed eventi formativi mirati all’affermazione della qualità nei servizi offerti dalle istituzioni pubbliche.
Inoltre, Adips intende favorire lo scambio d’esperienze tra dirigenti pubblicitari operanti nel settore welfare affinché possano affrontare insieme le sfide emergenti legate alle politiche socialmente utilitaristiche ed efficaci nell’assistenza sociale.
La questione sollevata dall’Adips richiede attenzione immediata da parte delle autorità competenti affinché vengano garantiti sia i diritti lavorativi degli operatori sociosanitari sia il benessere delle persone assistite attraverso programmi adeguati e sostenibili nel tempo.