A fine mese, Luciano Ligabue renderà omaggio agli ottant’anni della Resistenza con un evento significativo a Roma. Contestualmente, il suo celebre album “Buon compleanno Elvis” festeggia i trent’anni dalla pubblicazione e dal 18 aprile sarà disponibile in una nuova edizione acustica. In un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, l’artista ha condiviso ricordi legati alla creazione dell’album e le sfide personali affrontate nel corso della sua carriera.
L’omaggio alla Resistenza
Ligabue ha deciso di dedicare un evento speciale per commemorare gli ottant’anni dalla Resistenza, un periodo cruciale nella storia italiana. Questo tributo avrà luogo a Roma e rappresenta non solo una celebrazione storica ma anche una riflessione sui valori di libertà e giustizia che caratterizzano questa fase storica. L’artista ha sempre mostrato interesse per tematiche sociali attraverso la sua musica, rendendo questo evento particolarmente significativo per lui e per i suoi fan.
Il concerto si preannuncia come un momento di grande emozione, dove Ligabue intende coinvolgere il pubblico in una narrazione musicale che ripercorre le lotte del passato. La scelta di Roma come location non è casuale: la capitale è stata teatro di eventi cruciali durante la Seconda Guerra Mondiale e rappresenta simbolicamente la resistenza contro ogni forma di oppressione.
Il trentennale di “Buon compleanno Elvis”
Il 2025 segna anche il trentesimo anniversario della pubblicazione dell’album “Buon compleanno Elvis“. Per celebrare questa pietra miliare nella sua carriera musicale, Ligabue presenterà una nuova versione completamente rivisitata in chiave acustica dal 18 aprile. Questo progetto non solo rende omaggio ai brani iconici contenuti nell’album originale ma offre anche ai fan l’opportunità di riscoprire le canzoni sotto una nuova luce.
In occasione dell’intervista al Fatto Quotidiano, Ligabue ha ricordato i momenti difficili vissuti prima del successo dell’album. “Venivo da un disco che non aveva avuto grande successo commerciale,” ha dichiarato l’artista spiegando come quel periodo fosse carico di tensione creativa ma privo del peso delle aspettative esterne. Un brano emblematico dell’album è “Certe notti”, scritto in modo spontaneo mentre rifletteva sulle sue esperienze personali trascorse sulla vecchia Opel Kadett.
La timidezza come ostacolo
Durante l’intervista, Ligabue ha parlato apertamente della sua timidezza che lo ha accompagnato nel corso degli anni. Ha descritto questo aspetto della sua personalità come uno dei principali ostacoli nella sua carriera musicale: “Ho molto bisogno dei miei spazi,” afferma sottolineando quanto sia importante per lui avere momenti da dedicare a se stesso lontano dai riflettori.
Questa necessità si scontra spesso con le aspettative del pubblico nei suoi confronti; infatti, dopo aver raggiunto il successo con “Certe notti”, si è trovato a dover gestire pressioni considerevoli legate alla fama crescente. Nonostante ciò, nel 1999 decise comunque di tornare sulla scena musicale con “Miss mondo”, segnando così una svolta rispetto alle attese generali su cosa dovesse essere il suo percorso artistico futuro.
Il ritorno sul palco
L’attesa cresce tra i fan per il concerto previsto alla RCF Arena di Reggio Emilia il prossimo 21 giugno. Questo evento segna vent’anni dal primo storico concerto tenutosi a Campovolo nel 2005 ed è pensato proprio per festeggiare insieme ai sostenitori i trenta anni dall’uscita de “Certe notti”.
Inoltre, dopo Reggio Emilia ci sarà anche una tappa d’eccezione alla Reggia di Caserta in Piazza Carlo Di Borbone prevista per il 6 settembre; due occasioni imperdibili dove Ligabue potrà esibirsi live riproponendo alcuni dei suoi brani più amati da generazioni intere.