Treviso: rinviata a giudizio la collaboratrice domestica per la rapina ai genitori dell’avvocato Vitale

Un’anziana di Treviso rapinata in casa; la collaboratrice domestica è accusata di essere complice. Indagini in corso per rintracciare l’ex marito, attualmente irreperibile. Processo fissato per gennaio 2026.
Treviso: rinviata a giudizio la collaboratrice domestica per la rapina ai genitori dell'avvocato Vitale - Socialmedialife.it

Il 21 dicembre 2022, un episodio di violenza ha colpito la tranquilla cittadina di Treviso, quando l’anziana Rosanna Vitale è stata vittima di una rapina nella propria abitazione. La Polizia ha avviato un’indagine che ha portato all’identificazione della collaboratrice domestica della coppia come presunta basista del colpo. Ora, la donna è stata rinviata a giudizio con accuse gravi.

I dettagli della rapina

La rapina si è verificata mentre il marito della vittima era fuori casa per delle commissioni. Approfittando dell’assenza del coniuge, un uomo travisato da un passamontagna è entrato nell’abitazione armato di una pistola giocattolo priva di tappo rosso. Sotto minaccia dell’arma, Rosanna Vitale, allora 81enne, è stata costretta a indicare dove si trovassero i soldi e i gioielli in casa. Il malvivente ha legato polsi e caviglie della donna con nastro adesivo e le ha tappato la bocca prima di fuggire con denaro contante e oggetti preziosi.

L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha permesso l’avvio immediato delle indagini. Gli agenti hanno esaminato le testimonianze e le prove raccolte sul luogo del crimine per ricostruire quanto accaduto.

L’identificazione dei sospetti

Le indagini hanno condotto gli investigatori a focalizzarsi sulla collaboratrice domestica dei Vitale come possibile complice nel piano criminoso. La donna avrebbe avuto accesso alle informazioni necessarie per facilitare il furto, rendendola così una figura chiave nella dinamica della rapina.

In seguito agli sviluppi delle indagini, si è scoperto che l’ex marito della collaboratrice domestica era coinvolto nel crimine; tuttavia, dopo il fatto non si sono più avute notizie su di lui ed attualmente risulta irreperibile. Questo aspetto complicherà ulteriormente il caso poiché potrebbe fornire ulteriori dettagli sull’organizzazione del colpo.

Le accuse contro la collaboratrice domestica

La donna incriminata ora dovrà affrontare gravi accuse in tribunale: oltre alla rapina aggravata nei confronti dell’anziana signora Vitale, sarà chiamata a rispondere anche dell’accusa di detenzione finalizzata allo spaccio di hashish. Durante una perquisizione effettuata presso la sua abitazione sono stati trovati quantitativi significativi della sostanza stupefacente.

Difesa dall’avvocato Alessandra Nava, la 40enne comparirà davanti ai giudici il prossimo 15 gennaio 2026 per affrontare entrambe le accuse formulate contro di lei.

Ricerche in corso per l’ex marito

Mentre proseguono i preparativi processuali contro la collaboratrice domestica accusata dalla Procura locale, continuano anche le ricerche riguardanti l’ex marito georgiano che risulta attualmente scomparso. Le autorità stanno intensificando gli sforzi per localizzarlo e raccogliere eventuali informazioni utili al caso.

Questo episodio mette in luce non solo i rischi legati alla sicurezza nelle abitazioni private ma anche come talvolta persone vicine possano essere coinvolte in attività criminali senza destare sospetti iniziali tra familiari o conoscenti.