Il Bellaria Film Festival, uno dei festival di cinema indipendente più longevi d’Italia, si prepara a tornare con la sua 43ma edizione. L’evento si svolgerà da mercoledì 7 a domenica 11 maggio a Bellaria-Igea Marina. Durante una conferenza stampa tenutasi presso la Sede della Regione Emilia-Romagna di Bologna, sono stati svelati i dettagli del programma che promette di essere ricco di eventi e film significativi.
Dettagli dell’organizzazione e delle collaborazioni
Il festival è patrocinato dal Ministero della Cultura e realizzato grazie al Comune di Bellaria-Igea Marina, con il supporto della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – MiC e della Regione Emilia-Romagna. La direzione artistica è affidata per il quarto anno consecutivo a Daniela Persico, mentre l’organizzazione è curata dalla start-up Approdi in collaborazione con Cinecittà come main partner. Il festival rappresenta un punto di riferimento per le nuove sperimentazioni nel linguaggio cinematografico italiano.
La manifestazione non solo celebra il cinema indipendente ma funge anche da piattaforma per discussioni su temi attuali attraverso media partnership con Cinecittà News e Gruppo IcaroTV. Questi ultimi sono fondamentali per raggiungere un pubblico più ampio composto sia da professionisti del settore che appassionati.
Le sezioni competitive del festival
Quest’anno il Bellaria Film Festival presenterà cinque giornate dense di proiezioni ed eventi speciali. Oltre alle storiche sezioni competitive dedicate al cinema italiano , ci sarà una selezione internazionale che includerà film presentati in anteprima italiana. Inoltre, verranno organizzate retrospettive sul passato del festival intitolate “Le avventurose”, insieme ad eventi speciali volti ad approfondire tematiche contemporanee.
Un aspetto innovativo dell’edizione 2025 sarà l’attenzione rivolta alla presenza femminile nel panorama cinematografico. Il claim “Una marea risale gentile” riflette l’intento del festival di esplorare gli sguardi non convenzionali delle donne nel cinema, celebrando le cineaste che hanno contribuito in modo significativo all’indipendenza cinematografica italiana.
Ospiti d’onore e proiezioni speciali
L’apertura ufficiale del BFF sarà caratterizzata dalla prima italiana del film “Ari” diretto da Léonor Serraille, già presentato al Festival Internazionale del Cinema di Berlino. La regista francese parteciperà all’evento insieme all’attore protagonista Andranic Manet per una masterclass sul suo lavoro creativo.
La madrina dell’inaugurazione sarà Carlotta Vagnoli, nota autrice impegnata nella sensibilizzazione riguardo alla violenza sulle donne attraverso i suoi canali social. Altri ospiti importanti includeranno attrici come Isabella Ragonese e Lunetta Savino; quest’ultima chiuderà il festival portando sul palco parole ispirate dalla pensatrice femminista Carla Lonzi.
Inoltre saranno presenti opere significative come “Hot Milk” tratto dal romanzo omonimo di Deborah Levy; un’opera che affronta relazioni familiari complesse attraverso un cast stellare composto da Fiona Shaw ed Emma Mackey.
Premi assegnati durante il festival
Durante la manifestazione verranno assegnati diversi premi tra cui quello Casa Rossa internazionale dedicato ai migliori film emergenti sia italiani sia internazionali; questo premio avrà un valore economico significativo pari a 5000 euro ed è destinato ad incoraggiare nuovi talenti nel panorama cinematografico globale.
In aggiunta ci saranno riconoscimenti specifici dedicati alle opere prime o seconde italiane più interessanti; tra queste spiccano titoli come “Basileia” diretto da Isabella Torre o “Come la notte” firmato da Liryc de la Cruz, entrambi in corsa per ottenere visibilità nazionale grazie alla partecipazione al BFF.
Il Concorso Gabbiano offrirà spazio anche a opere innovative capaci di sfidare i confini tradizionali tra finzione e documentario; sette film selezionati competeranno sotto lo sguardo attento della giuria presieduta dalla regista Alina Marazzi.
Con queste premesse entusiasmanti si prospetta un’edizione ricca non solo dal punto di vista artistico ma anche culturale: una vera celebrazione dello spirito libero dell’indipendenza cinematografica italiana nella splendida cornice romagnola.