Michele Gubitosa critica Giorgia Meloni: “Ha sbagliato tutto sui dazi e si è piegata a Trump”

Michele Gubitosa accusa Giorgia Meloni di una gestione inadeguata delle politiche sui dazi, evidenziando un atteggiamento remissivo verso gli Stati Uniti e criticando le scelte economiche del governo italiano.
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Michele Gubitosa, esponente del Movimento 5 Stelle, ha lanciato pesanti accuse nei confronti della premier Giorgia Meloni riguardo alla sua gestione delle politiche sui dazi. Secondo Gubitosa, la leader di Fratelli d’Italia avrebbe adottato un approccio inadeguato e troppo accondiscendente nei confronti degli Stati Uniti durante il mandato di Donald Trump. Le sue affermazioni pongono interrogativi sulla direzione della politica commerciale italiana e sul ruolo dell’Europa in questo contesto.

Le critiche alla premier

Gubitosa non ha risparmiato parole dure per descrivere l’operato di Meloni in materia di dazi. Ha dichiarato che “fino ad oggi sui dazi le ha sbagliate tutte“, evidenziando una presunta mancanza di fermezza nella posizione italiana. Secondo lui, la premier avrebbe mostrato un atteggiamento servile verso Washington, definendola uno “scendiletto” del governo americano. Questa critica si inserisce all’interno di un dibattito più ampio sulle relazioni commerciali tra Italia e Stati Uniti.

L’approccio della Meloni viene messo a confronto con quello dell’Unione Europea, che ha scelto una linea più decisa nel rispondere alle politiche commerciali americane. In questo contesto, le affermazioni di Gubitosa sollevano interrogativi su come l’Italia possa affrontare le sfide economiche attuali senza compromettere i propri interessi nazionali.

Il ruolo dell’Europa

Gubitosa sottolinea come sia fondamentale per l’Europa mantenere una posizione forte nelle negoziazioni internazionali riguardanti i dazi. A suo avviso, l’Unione Europea ha dimostrato determinazione nel contrastare le misure statunitensi attraverso la minaccia di controdazi. Ha citato un episodio specifico in cui Trump avrebbe fatto marcia indietro proprio dopo che Bruxelles aveva paventato tali misure punitive.

Questa strategia europea contrasta nettamente con quella adottata dall’Italia sotto la guida della Meloni, secondo Gubitosa percepita come remissiva e poco incisiva nelle trattative con gli Stati Uniti. La questione dei dazi è cruciale poiché può influenzare direttamente il costo dei beni importati e quindi avere ripercussioni sull’economia domestica.

La strategia italiana: armi e gas

Inoltre, Gubitosa critica aspramente il documento pubblicato dalla Farnesina riguardo alla strategia italiana per affrontare i temi legati ai dazi con gli Stati Uniti. Questo piano include aspetti controversi come l’acquisto di armi e gas dagli USA; due elementi che secondo lui rappresentano scelte discutibili dal punto di vista economico.

Il parlamentare mette in evidenza quanto possa essere oneroso per gli italiani acquistare gas dagli Stati Uniti rispetto ad altre fonti disponibili sul mercato europeo o nazionale: “L’acquisto del gas agli Stati Uniti costa molto di più agli italiani“, afferma Gubitosa sottolineando così il peso economico che queste decisioni possono avere sulle famiglie italiane già provate dalla crisi energetica globale.

In aggiunta a ciò, egli considera ingiustificabile investire ingenti somme nell’acquisto d’armi mentre il Paese sta vivendo una fase economica stagnante; infatti sostiene che “il paese anziché crescere dell’1 o 2%, cresceva dello 0,6“. Queste osservazioni pongono interrogativi sulla sostenibilità delle scelte governative attuali nel lungo termine.