Archeoastronomia in Sicilia: incontro tra archeologi e astronomi a Palazzo Montalbo

Presentazione del volume “Archeoastronomia in Sicilia” il 15 aprile a Palazzo Montalbo, con esperti internazionali per promuovere il dialogo tra archeologia e astronomia e valorizzare il patrimonio culturale siciliano.
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Martedì 15 aprile, a partire dalle 9:30, si svolgerà un’importante presentazione presso Palazzo Montalbo, sede del Centro progettazione e restauro della Regione Siciliana di Palermo. L’evento sarà dedicato al volume “Archeoastronomia in Sicilia. Una scienza necessaria“, curato da Ferdinando Maurici e Chiara Cardella. Questo incontro rappresenta un’opportunità per discutere lo stato attuale della ricerca nel campo dell’archeoastronomia e per promuovere il dialogo tra archeologi e astronomi.

Un panorama ricco di monumenti astronomici

L’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, aprirà i lavori con un saluto istituzionale insieme al dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, Mario La Rocca. Scarpinato sottolineerà l’importanza della Sicilia come una terra ricca di monumenti e siti archeologici legati all’astronomia. Questa affermazione evidenzia non solo il patrimonio culturale dell’isola ma anche la crescente attenzione verso le intersezioni tra archeologia e astronomia.

La Sicilia vanta numerosi siti che testimoniano l’antica conoscenza degli astri da parte delle civiltà che vi hanno abitato. Monumenti come i templi greci o le strutture megalitiche possono rivelare informazioni preziose su come gli antichi popoli osservavano il cielo. La ricerca in questo settore è fondamentale per comprendere meglio le pratiche religiose, agricole ed economiche delle popolazioni passate.

Interventi di esperti internazionali

Il dibattito vedrà la partecipazione di figure eminenti nel campo della scienza a livello internazionale. Tra questi spicca Giulio Magli, astrofisico noto per il suo lavoro sull’archeoastronomia presso il Politecnico di Milano. Magli ha pubblicato diversi libri sul tema ed è riconosciuto come uno dei massimi esperti nella materia.

Presiederà i lavori Gioacchino Falsone, archeologo siciliano con una lunga carriera accademica alle spalle; Falsone ha insegnato Archeologia fenicio-punica all’Università di Palermo ed è ben inserito nel panorama scientifico locale.

In aggiunta agli interventi già citati, saranno presenti Alfio Maurizio Bonanno dell’Istituto nazionale di astrofisica di Catania; Alberto Scuderi, vice presidente nazionale dei Gruppi archeologici d’Italia; Andrea Polcaro dell’Università di Perugia, specializzato in Archeologia del vicino oriente antico. Questi esperti porteranno diverse prospettive sulla questione cruciale del dialogo interdisciplinare necessario per avanzare nella comprensione delle connessioni tra cultura materiale antica e fenomeni celesti.

Obiettivi dell’incontro

L’incontro non si limiterà alla presentazione del volume ma avrà anche lo scopo più ampio di stimolare una riflessione critica sulle modalità attraverso cui si può favorire ulteriormente la collaborazione fra le due discipline apparentemente distanti ma profondamente interconnesse: l’archeologia e l’astronomia.

La difficoltà nel creare sinergie efficaci fra queste aree è stata spesso sottolineata dagli studiosi coinvolti nelle ricerche sul campo; tuttavia, eventi come quello previsto a Palazzo Montalbo possono rappresentare occasioni fondamentali per costruire ponti tra diverse comunità scientifiche che condividono obiettivi comuni nell’esplorazione del passato umano attraverso nuove chiavi interpretative basate su dati concreti raccolti nei vari siti storici presenti sull’isola.

Questo appuntamento sarà quindi cruciale non solo dal punto vista accademico ma anche culturale per la valorizzazione della storia siciliana sotto una nuova luce scientifica.