Il Teatro Stabile di Catania rende omaggio a Giuseppe Fava, drammaturgo e giornalista catanese ucciso dalla mafia nel 1984, con la mostra “Sono un uomo di teatro”. L’inaugurazione è prevista per mercoledì 16 aprile alle 19.30 presso il Ridotto della Sala Verga, e l’esposizione sarà aperta fino al 29 aprile. I visitatori potranno accedere alla mostra dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00, esclusi i festivi.
Un centenario da ricordare
Il 2025 segna il centenario della nascita di Giuseppe Fava, una figura centrale nella cultura siciliana del Novecento. Nato a Catania nel 1925, Fava ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama teatrale italiano attraverso le sue opere e il suo impegno civile contro la mafia. La sua vita fu tragicamente interrotta il 5 gennaio del ‘84 quando fu assassinato davanti al Teatro Stabile di Catania in via a lui dedicata.
La mostra organizzata dal TSC si propone non solo come celebrazione della sua carriera artistica ma anche come riflessione sulla sua eredità culturale e sociale. Attraverso questa iniziativa si intende mantenere viva la memoria di un uomo che ha sfidato le ingiustizie del suo tempo attraverso l’arte.
Curatore ed esposizione
La curatela dell’esposizione è affidata a Pierlorenzo Randazzo, dottorando in Musica e Spettacolo presso l’Università La Sapienza di Roma. Randazzo ha dedicato gran parte della sua ricerca allo studio delle opere teatrali di Fava ed è già noto per i suoi articoli pubblicati su riviste nazionali e internazionali.
Durante la mostra saranno esposti documenti originali legati alle produzioni teatrali scritte da Fava per il Teatro Stabile, incluse locandine storiche, copioni autografi e fotografie delle rappresentazioni sceniche. Inoltre verranno presentati bozzetti artistici che offrono uno spaccato visivo delle sue opere più celebri.
Il legame tra fava e lo stabile
Giuseppe Fava ha avuto un rapporto profondo con il Teatro Stabile di Catania durante gli anni in cui Mario Giusti ne era direttore artistico. Ha scritto alcuni dei testi più significativi della drammaturgia italiana contemporanea come “Cronaca di un uomo” e “Ultima violenza” . Queste opere hanno contribuito a definire non solo il teatro siciliano ma anche quello nazionale.
Anche dopo la morte dell’autore, lo Stabile ha continuato a portare in scena le sue creazioni: “Opera buffa” nel ‘91; “Sinfonie d’amore” nel ‘95; riprese de “Cronaca di un uomo” nel 2001; “Foemina ridens” nel ’14; fino all’ultima rappresentazione de “Il Vangelo secondo Giuda“, prevista per febbraio del prossimo anno.
Un percorso visivo tra arte e memoria
La mostra “Sono un uomo di teatro” offre ai visitatori una panoramica completa sull’opera teatrale di Giuseppe Fava attraverso vari mezzi espressivi: fotografie storiche che ritraggono momenti salienti delle sue produzioni teatrali; video interviste che raccontano aneddoti legati alla sua figura; pannelli didattici informativi sul contesto storico-culturale in cui operò.
Questo progetto mira non solo ad onorare la memoria dell’artista ma anche ad educare nuove generazioni sul valore dell’impegno civile nell’arte. Attraverso questo percorso espositivo si intende stimolare una riflessione critica su temi attuali ancora oggi rilevanti nella società italiana contemporanea.