Laboratori tattili per studenti ipovedenti alla mostra INAF di Torino

Laboratori didattici innovativi presso la mostra “Macchine del tempo” a Torino offrono un’esperienza sensoriale sul Sistema Solare, rendendo l’astronomia accessibile a studenti con difficoltà visive e non.
Laboratori tattili per studenti ipovedenti alla mostra INAF di Torino - Socialmedialife.it

In occasione della mostra “Macchine del tempo” organizzata dall’INAF presso le OGR di Torino, è stata introdotta una serie di laboratori didattici innovativi. Questi laboratori sono stati progettati per offrire un’esperienza sensoriale unica agli studenti con difficoltà visive, ma sono aperti a tutti. Attraverso il progetto astroEDU, gli studenti possono esplorare il Sistema Solare in modo interattivo e coinvolgente.

Un viaggio tattile nel Sistema Solare

Il percorso educativo inizia con un’attività intitolata “Incontriamo la nostra casa: la Terra”. Qui, i partecipanti possono toccare materiali diversi che rappresentano vari elementi del nostro pianeta. L’acqua liquida è simulata attraverso plastica trasparente, mentre i continenti sono riprodotti utilizzando tessuti spessi e resistenti. I poli vengono rappresentati da fogli di alluminio che evocano il freddo e la superficie ghiacciata delle regioni artiche e antartiche.

Anche gli elementi atmosferici trovano spazio in questa esperienza sensoriale: le nuvole sono rese tramite ciuffetti di cotone morbido, mentre gli uragani vengono simboleggiati da filo di ferro attorcigliato per dare l’idea della forza dei venti tempestosi. Questo approccio consente agli studenti non solo di apprendere informazioni scientifiche sulla Terra, ma anche di sviluppare una connessione emotiva con l’ambiente che li circonda.

Esplorazione dei vicini celesti

Proseguendo nel laboratorio, si passa alla sezione dedicata ai “nostri vicini”, iniziando ovviamente dalla Luna. In questo caso, i mari lunari e le montagne sono rappresentati da tessuti a spessore variabile per consentire ai partecipanti di percepire le differenze altimetriche del satellite naturale della Terra. I crateri lunari vengono creati utilizzando bottoni e pailettes che offrono un’esperienza tattile distintiva.

Successivamente si esplora Marte; qui la superficie arida viene rappresentata con un tessuto rosso spesso che simula il terreno marziano roccioso. Anche Mercurio trova spazio nella collezione: essendo il pianeta più vicino al Sole e caratterizzato da una superficie craterizzata, i crateri su Mercurio vengono realizzati attraverso piccoli bottoni uniformi tranne uno dedicato al Mare Caloris – contraddistinto da un bottone più grande e colorato diversamente.

Il Sole come protagonista finale

La collezione si conclude con una sezione dedicata al Sole. Le caratteristiche principali dell’astro solare sono rese attraverso pailettes nere grandi che simboleggiano le macchie solari presenti sulla sua superficie; fili di lana gialli e rossi danno vita all’attività solare dinamica ed energetica del Sole stesso. Questa parte dell’esperienza permette agli studenti non solo d’imparare ma anche d’immaginarsi l’enorme potenza dell’astro centrale del nostro sistema planetario.

Questa iniziativa educativa mira a rendere l’astronomia accessibile a tutti gli studenti indipendentemente dalle loro capacità visive ed è destinata ad espandersi ulteriormente nei prossimi mesi con nuovi laboratori dedicati ad altri pianeti del Sistema Solare già previsti dal progetto Astronomia tattile.