La Rocca di Dozza si prepara a ospitare un’importante esposizione dedicata ai 100 anni del Corpo Bandistico Folkloristico Dozzese. L’inaugurazione, fissata per il 12 aprile alle ore 16, sarà ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. La mostra, intitolata “1925-2025 Il cuore invecchia e… suona sempre“, offre una panoramica storica attraverso fotografie e cimeli che raccontano la lunga tradizione musicale del gruppo, visibile fino al 15 giugno.
Un viaggio nella storia della Banda di Dozza
L’esposizione rappresenta un’opportunità unica per rivivere la storia centenaria della Banda di Dozza. Attraverso una selezione curata di immagini storiche e oggetti significativi, i visitatori potranno scoprire come il corpo bandistico sia diventato parte integrante della comunità locale. Fondata nel 1925, la Banda ha saputo mantenere viva la propria identità musicale nel corso degli anni, evolvendosi ma rimanendo fedele alle proprie radici folkloristiche.
La mostra non è solo un tributo al passato; è anche un modo per coinvolgere le nuove generazioni nella cultura musicale locale. Le sale della fortezza saranno allestite con materiali che raccontano non solo l’evoluzione degli strumenti musicali utilizzati dalla banda ma anche le diverse performance che hanno caratterizzato i suoi cento anni di attività.
Festeggiamenti in programma a giugno
I festeggiamenti per il centenario proseguiranno con eventi speciali programmati dal 14 al 22 giugno. A Toscanella si svolgerà una giornata dedicata alla musica e alla gastronomia locale il giorno 14, mentre a Dozza gli eventi culmineranno nei giorni successivi con uno stand gastronomico e concerti dal vivo che vedranno la partecipazione di diversi gruppi musicali folkloristici.
Il programma include anche una cerimonia istituzionale seguita da una santa messa nella chiesa del borgo il giorno 22 alle ore 11. Questi eventi sono pensati per celebrare non solo la musica ma anche l’unità della comunità dozzese attorno alle proprie tradizioni culturali.
La Banda: tra passato e futuro
Attualmente composta da circa trenta elementi, la Banda si distingue per l’uso dei costumi settecenteschi tipici romagnoli durante le esibizioni. Oltre ai musicisti che suonano strumenti come clarinetti, trombe e saxofoni, ci sono ballerini che interpretano danze tradizionali accompagnate dagli ‘s’ciucarèn‘, figure emblematiche legate alla storia dei birocciai locali.
Con oltre 1.700 servizi nazionali ed oltre settanta esibizioni all’estero nel suo curriculum, la Banda rappresenta un importante ambasciatore delle tradizioni locali nel mondo. Luca Albertazzi, sindaco di Dozza ha sottolineato l’importanza del gruppo come custode dell’identità culturale dozzese: “Un sodalizio essenziale anche per avvicinare giovani all’arte musicale“.
Anche Lisa Emiliani della Fondazione Dozza Città d’Arte ha evidenziato lo spirito unitario presente tra i membri più giovani del gruppo: “Si respira passione nell’intento comune di portare avanti le tradizioni popolari“.
Il maestro Baroncini e il futuro sotto Carlo Pandolfi
Un personaggio chiave nella storia recente della banda è stato Fernando Baroncini, maestro storico che ha diretto il gruppo per cinquant’anni prima dell’attuale direzione affidata a Carlo Pandolfi. Quest’ultimo ha condiviso riflessioni sul percorso intrapreso dalla banda: “Abbiamo attraversato epoche diverse portando musica ovunque“.
Pandolfi stesso è entrato a far parte del gruppo da giovane ballerino ed ora guida questa realtà in occasione del centenario: “Questo traguardo segna l’inizio di un nuovo capitolo“. Con fiducia nelle nuove leve pronte a subentrare nei prossimi anni continua così la lunga storia musicale della Banda Folkloristica Diocesana.