Bitcoin continua a mostrare una certa resilienza nonostante una nuova ondata di vendite che ha colpito i mercati azionari. La criptovaluta, infatti, ha visto la sua quotazione oscillare sui livelli più bassi degli ultimi cinque mesi, con un calo del 18% dall’inizio dell’anno. Questo scenario si inserisce in un contesto di turbolenza economica e incertezze globali.
Il “death cross” e le sue implicazioni
Negli ultimi giorni, il mercato delle criptovalute ha registrato segnali preoccupanti. La discesa delle ultime settimane ha confermato il completamento del cosiddetto “death cross”, un pattern tecnico che si verifica quando la media mobile a 50 giorni scende al di sotto della media mobile a 200 giorni. Attualmente, queste medie mobili sono rispettivamente fissate a circa 85.728 dollari e 86.937 dollari per Bitcoin. Questo incrocio è spesso interpretato come un indicatore di un prolungato slancio al ribasso nel prezzo della criptovaluta.
In aggiunta a questo segnale negativo, Bitcoin aveva già mostrato debolezza con l’incrocio al ribasso delle medie mobili a 50 e 100 giorni qualche giorno fa. Questi eventi tecnici hanno alimentato le preoccupazioni tra gli investitori riguardo alla possibilità di ulteriori cali nel valore della moneta digitale.
Michael Saylor e la sua visione su Bitcoin
Nonostante le difficoltà attuali del mercato, Michael Saylor, fondatore della società Strategy e noto sostenitore di Bitcoin, continua ad esprimere fiducia nella principale criptovaluta mondiale. Recentemente ha utilizzato il suo profilo sulla piattaforma social X per riaffermare che considera Bitcoin come una forma moderna di “oro digitale”.
Saylor ha condiviso immagini suggestive in cui appare seduto su una pila di lingotti d’oro accanto al logo di Bitcoin; sullo sfondo si intravede quello che sembra essere l’ingresso della “Bitcoin Fort Knox”, una riserva strategica creata quest’anno dal Presidente Trump per sostenere l’adozione delle criptovalute negli Stati Uniti.
Tuttavia, nonostante questa visione ottimistica da parte dei suoi sostenitori più accesi come Saylor, il contesto attuale rimane complesso: la guerra commerciale avviata dal governo statunitense sta influenzando negativamente sia i mercati azionari sia quelli delle criptovalute.
Rischio vendita per Strategy
Secondo documentazione presentata alla Securities and Exchange Commission , Strategy potrebbe trovarsi nella scomoda posizione di dover vendere parte della sua vasta riserva accumulata negli ultimi quattro anni e mezzo se non riuscisse ad adempiere ai propri obblighi finanziari nei confronti degli investitori. La società deve garantire pagamenti agli investitori che hanno contribuito all’accumulo dei suoi asset in Bitcoin attraverso l’acquisto delle loro azioni.
Attualmente Strategy detiene oltre 500.000 Bitcoin; considerando i prezzi attuali del mercato questo ammonta a circa 39 miliardi di dollari. Tuttavia se dovesse affrontare difficoltà finanziarie significative senza avere fondi sufficienti disponibili in bilancio per effettuare i pagamenti necessari agli investitori, potrebbe essere costretta a liquidare parte dei suoi asset digitali.
Analisi tecnica sul futuro del Bitcoin
La tendenza generale per quanto riguarda il prezzo del Bitcoin si è indebolita nell’ultimo mese ma rimane rialzista finché non ci sarà una discesa sotto soglie critiche intorno ai 75-74 mila dollari USA. L’area dei massimi storici compresi tra i valori da cento mila fino ai centonove mila dollari continua ad agire come barriera nei confronti dell’eventualità d’un ulteriore rialzo significativo nel breve termine.
In questo contesto volatile mantenere cautela diventa fondamentale: gli analisti suggeriscono prudenza nelle operazioni legate alle criptovalute poiché potrebbero subire fortemente gli effetti dell’instabilità presente nei mercati tradizionali. Per tale motivo viene abbassata anche la soglia d’acquisto consigliata per trading portandola dai precedenti settantacinquemila dollari fino ai sessantamila, aspettando segnali chiari dai mercati prima d’intraprendere nuove posizioni strategiche.