Il Festival Classiche Forme, fondato dalla pianista Beatrice Rana, si svolgerà dal 13 al 20 luglio 2025 nel Salento. Questa edizione promette di unire artisti di fama internazionale e giovani talenti in un programma ricco di concerti e iniziative che esplorano il potere della musica nella società contemporanea.
Un festival dedicato alla musica da camera
Beatrice Rana ha creato il Festival Classiche Forme nove anni fa con l’intento di promuovere non solo la musica classica ma anche le bellezze del suo territorio d’origine. Quest’anno, gli eventi si terranno in diverse location suggestive tra Lecce e Santa Maria di Leuca, una scelta che riflette l’impegno della pianista per valorizzare il patrimonio culturale pugliese. La manifestazione prevede otto concerti che vedranno esibirsi artisti del calibro di Leonidas Kavakos, Andrea Obiso e il Chaos String Quartet.
La programmazione musicale include opere significative come quelle di Clara Schumann, Ravel e Robert Schumann. Il festival inizierà ufficialmente il 13 luglio presso il Chiostro del Rettorato a Lecce con un concerto inaugurale che segnerà l’inizio delle celebrazioni musicali. Nei giorni successivi sono previsti dialoghi su temi attuali legati alla musica e al potere, oltre a concerti in storici chiostri leccesi.
Un momento particolarmente toccante sarà quello del concerto previsto per il 18 luglio nella Basilica di Santa Maria De Finibus Terrae a Castrignano del Capo, dove verrà eseguita la Suite Italienne di Stravinsky insieme al Quartetto per la fine dei Tempi scritto da Olivier Messiaen durante la sua prigionia nei campi nazisti.
Commissione d’opera: novità dell’edizione
Ogni anno il festival commissiona una nuova opera a un compositore contemporaneo; quest’anno sarà presentato per la prima volta il Quartetto per archi composto da Riccardo Panfili durante una performance nella masseria Le Stanzie a Supersano prevista per il 19 maggio. Questo approccio non solo arricchisce l’offerta musicale ma sostiene anche i compositori emergenti nel panorama musicale italiano.
La chiusura dell’edizione avverrà domenica 20 luglio con una maratona finale intitolata “un’overdose di musica classica e contemporanea”, dove dieci musicisti si esibiranno in brani variabili tra Prokofiev, Ravel fino ad arrivare ai lavori più recenti come quelli firmati da Francesco Verunelli o Fazil Say.
L’importanza dell’ascolto attivo
Beatrice Rana ha sottolineato l’importanza della comunicazione attraverso la musica durante la presentazione ufficiale del festival presso il Ministero della Cultura. Ha evidenziato come questo evento possa fungere da ponte tra i giovani musicisti emergenti e un pubblico più ampio desideroso d’ascoltare opere significative. La pianista ha espresso chiaramente che è essenziale abbattere le barriere tradizionali tra palco e platea affinché tutti possano sentirsi parte integrante dell’esperienza musicale.
Quest’anno debutta “Classiche Forme Off“, una sezione dedicata ai giovani spettatori voluta proprio dalla pianista per avvicinare le nuove generazioni alla cultura musicale attraverso attività pratiche ed educative. Inoltre è prevista anche una saletta stampa dedicata ai ragazzi interessati alla comunicazione culturale; qui potranno raccontare i concerti ed interagire con gli artisti presenti grazie all’assistenza dello staff organizzativo.
Per dare ulteriore visibilità all’evento ci sarà anche un’anteprima internazionale presso Wigmore Hall a Londra l’11 luglio con Beatrice Rana insieme ad altri musicisti; mentre a Lecce si svolgerà un concerto speciale nel Parco Belloluogo programmato per il giorno successivo.
Sostegno istituzionale al festival
Il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi ha espresso sostegno nei confronti del Festival Classiche Forme evidenziando quanto sia importante sostenere iniziative artistiche locali capaci non solo d’intrattenere ma anche d’unire comunità diverse attraverso esperienze condivise legate all’arte musicale. Mazzi ha messo in risalto come Beatrice Rana rappresenti non solo eccellenza artistica ma anche impegno verso le proprie radici pugliesi; questo aspetto rende ancora più significativo ogni sforzo profuso nell’organizzazione degli eventi musicali sul territorio.