Nei primi tre mesi del 2025, la provincia di Foggia ha registrato un incremento significativo delle scosse sismiche, con un totale di 43 eventi di magnitudo pari o superiore a 2. La maggior parte degli episodi si è verificata lungo la costa garganica, area nota per il suo doppio rischio sismico. L’ultima scossa, avvenuta martedì 8 aprile alle ore 3.53, ha avuto una magnitudo di 2 e si è localizzata a soli 13 km da San Nicandro Garganico.
Dettagli sulle ultime scosse
L’ultima scossa registrata sulla Costa Garganica ha avuto coordinate geografiche precise: latitudine 41.9498 e longitudine 15.5057, con una profondità di circa otto chilometri. Questo evento segue altre due scosse avvenute il venerdì precedente, il 4 aprile. La prima è stata rilevata alle ore 14.02 con epicentro a quattro chilometri da San Giovanni Rotondo e dieci da San Marco in Lamis; le sue coordinate erano latitudine 41.6755 e longitudine 15.7438 ad una profondità di diciassette chilometri.
Successivamente, un’altra scossa si è verificata in mare alle ore 15:33 dello stesso giorno; questa aveva coordinate geografiche latitudine 41.9317 e longitudine 15.4422 ed era situata a dieci chilometri dalla costa nei pressi di Lesina con una profondità stimata intorno ai dieci chilometri.
Tutti questi eventi sono stati monitorati dalla sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia , che continua a tenere sotto controllo l’attività sismica nella regione.
Il rischio sismico sul Gargano
Il territorio del Gargano presenta caratteristiche geologiche particolari che lo rendono soggetto a fenomeni sismici frequenti ma non sempre intensi; tuttavia gli esperti avvertono della necessità di prestare attenzione alla situazione attuale data l’accelerazione del numero degli eventi registrati negli ultimi mesi.
La più forte delle recenti scosse è stata quella del venerdì precedente al report corrente: il terremoto del 14 marzo ha raggiunto una magnitudo pari a 4.7 ed aveva come epicentro Torre Mileto, tra le località già citate come San Nicandro Garganico e Lesina.
Questa serie crescente d’attività potrebbe suggerire cambiamenti nelle dinamiche tettoniche della zona o semplicemente rappresentare fluttuazioni normali all’interno della storia sismologica locale; resta comunque fondamentale continuare ad analizzare i dati raccolti per garantire la sicurezza dei residenti nella regione garganica.