Criptovalute in calo: il mercato affronta sfide e opportunità nel 2025

Nonostante le recenti perdite di Bitcoin ed Ethereum, gli esperti mantengono un atteggiamento ottimista sul futuro delle criptovalute, sostenuto dall’ingresso degli investitori istituzionali e dal ciclo di halving.
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L’amministrazione americana aveva promesso un “criptostato” che avrebbe portato le valute virtuali a raggiungere nuovi massimi storici. Tuttavia, a pochi mesi dall’insediamento del quarantesettesimo presidente, i principali asset digitali mostrano segni di debolezza. Nonostante Bitcoin ed Ethereum stiano registrando perdite significative, gli operatori del settore mantengono un atteggiamento ottimista riguardo al futuro delle criptovalute.

Andamento delle principali criptovalute

Da inizio anno, Bitcoin ed Ethereum hanno subito una flessione rispettivamente del 12% e del 43%. Questi risultati sono in netto contrasto con le aspettative per il 2025, anno che doveva segnare una ripresa per il mercato delle criptovalute. Gli esperti continuano a sottolineare l’importanza del ciclo di halving di Bitcoin, un evento che si verifica ogni quattro anni e che storicamente ha portato a incrementi significativi nei valori della moneta. Dopo ogni dimezzamento delle ricompense per i miner, infatti, la tendenza è stata quella di vedere un aumento dei prezzi non solo per Bitcoin ma anche per le altcoin.

Negli ultimi mesi il mercato ha affrontato diverse turbolenze. L’attacco hacker avvenuto il 21 febbraio all’exchange Bybit ha avuto conseguenze devastanti: sono stati sottratti Ethereum dal valore complessivo di circa 1,5 miliardi di euro. A questo si aggiungono le politiche fiscali restrittive dell’amministrazione Trump sui dazi commerciali che hanno influito negativamente sul sentiment degli investitori nel settore crypto. Christian Miccoli, fondatore e amministratore delegato della piattaforma Conio, ha commentato la situazione evidenziando come l’ingresso degli investitori istituzionali abbia cambiato la dinamica del mercato rendendolo meno vulnerabile agli effetti psicologici tipici degli investitori retail.

Il ciclo delle altcoin

La storia recente dimostra che Bitcoin non è estraneo alle perdite significative; nel 2021 aveva visto un calo superiore al 50%, seguito da una rapida risalita fino a toccare i massimi storici di oltre 68 mila dollari. Tuttavia, quest’anno molte altcoin si trovano lontane dai loro picchi precedenti e gli analisti ritengono possibile una ripresa quando la “dominance” di Bitcoin – ovvero la proporzione della sua capitalizzazione rispetto all’intero mercato – raggiungerà livelli elevati.

Luciano Serra, country manager per l’Italia presso Borsa di Stoccarda Digital, spiega come tradizionalmente il ciclo delle altcoin inizi dopo stabilizzazioni importanti dei prezzi di Bitcoin; ciò accade perché gli investitori tendono a prendere profitti dalla crescita della principale criptovaluta reinvestendo nelle altre valute digitali disponibili sul mercato.

Questa strategia potrebbe rivelarsi vantaggiosa se si considera l’attuale contesto economico globale caratterizzato da incertezze geopolitiche e fluttuazioni nei mercati tradizionali. La continua evoluzione normativa sulle criptovalute potrebbe anche influenzare positivamente o negativamente le dinamiche future dell’intero ecosistema crypto.

In sintesi quindi mentre ci sono sfide evidenti nel panorama attuale delle criptovalute con perdite significative nelle principali monete virtuali come Bitcoin ed Ethereum, c’è ancora spazio per ottimismo tra gli operatori grazie alla resilienza storica dei mercati crypto e alla crescente partecipazione istituzionale.