Crollo delle Borse e criptovalute: il mercato risente dei dazi imposti da Trump

I mercati finanziari globali subiscono un forte ribasso a causa dei nuovi dazi tariffari dell’amministrazione Trump, con il Bitcoin e le criptovalute che registrano perdite significative e cancellano guadagni recenti.
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Lunedì 7 aprile ha segnato una giornata negativa per i mercati finanziari globali, con un impatto significativo anche sul settore delle criptovalute. L’annuncio dei nuovi dazi tariffari da parte dell’amministrazione Trump ha innescato una reazione a catena che ha portato a perdite sostanziali non solo nelle Borse, ma anche nel valore di Bitcoin e altre monete virtuali. Questo evento ha cancellato gran parte dei guadagni accumulati dopo la vittoria elettorale di Donald Trump alla fine del 2024.

Il crollo del Bitcoin

La settimana è iniziata con un forte ribasso sui mercati mondiali, in particolare dopo l’annuncio mercoledì scorso riguardante i nuovi dazi commerciali. In questo contesto, il valore del Bitcoin è sceso drasticamente, perdendo oltre il 7% in poche ore. Il prezzo della criptovaluta più conosciuta è sceso fino a toccare i 74.728 dollari prima di recuperare leggermente sopra quota 76 mille.

Questi valori rappresentano un netto calo rispetto ai picchi raggiunti all’inizio dell’anno, quando il Bitcoin aveva sfiorato i 110 mila dollari. La situazione attuale ricorda le fluttuazioni estive dello scorso anno e mette in evidenza la vulnerabilità delle criptovalute agli eventi economici globali.

Criptovalute in caduta libera

Non solo il Bitcoin sta subendo le conseguenze dei nuovi dazi: l’intero mercato delle criptovalute sta vivendo una fase critica. Ethereum, la seconda moneta per capitalizzazione di mercato, è scesa sotto i 1.500 dollari, registrando una perdita del 18%, toccando livelli minimi dal mese di ottobre del 2023.

Altre valute digitali hanno subito cali simili; XRP ha perso il 19%, Solana e Cardano hanno visto decrementi rispettivamente del 17% e dell’18%. Anche le memecoin come Dogecoin sono state colpite duramente con un calo del 19%, mentre $Trump ha registrato una diminuzione del valore pari al 15%. Queste fluttuazioni evidenziano come gli investitori stiano reagendo negativamente alle notizie economiche legate all’amministrazione statunitense.

Perdita dei guadagni post-vittoria elettorale

Secondo CoinGecko, la capitalizzazione totale di tutte le criptovalute si è ridotta di circa il 10%, attestandosi a circa due trilioni e mezzo di dollari. Questo crollo segna la perdita quasi totale dei guadagni ottenuti dopo l’elezione presidenziale che aveva visto Donald Trump riconfermarsi alla Casa Bianca nel novembre scorso.

Gli investitori avevano accolto con entusiasmo l’elezione di Trump per via delle sue promesse riguardo al settore cripto; infatti aveva dichiarato l’intenzione degli Stati Uniti di diventare “la capitale mondiale delle cripto“. Durante questa fase ottimistica, proprio nel giorno dell’insediamento presidenziale, il Bitcoin aveva raggiunto quasi i record storici vicino ai cento diecimila dollari.

Tuttavia nei mesi successivi si era stabilizzato tra gli ottanta e novanta mila dollari prima che iniziasse questo nuovo periodo negativo per tutto il mercato cripto. Gli esperti avvertono che poiché le criptovalute sono considerate asset ad alto rischio tendono a performare male durante periodi d’instabilità economica come quello attuale provocato dai recenti sviluppi politici ed economici negli Stati Uniti.