La street artist mascherata Laika ha utilizzato la sua arte per sostenere un messaggio di pace e giustizia sociale, come evidenziato nel suo poster "Not in my name". La sua posizione ha trovato spazio in occasione della mostra "Artivism on paper", attualmente in corso all’Auditorium Parco della Musica di Roma. L'evento, che coincide con la manifestazione 'Libri Come 2025', espone, per la prima volta, i bozzetti delle opere più iconiche della artista. Fino al 6 aprile, i visitatori avranno l'opportunità di immergersi nel mondo di Laika, dove arte e attivismo si intrecciano.
Le dichiarazioni di Laika: un messaggio chiaro contro la militarizzazione
Nel corso di un'intervista con l'ANSA, Laika ha chiarito il significato del suo messaggio, sottolineando il fraintendimento da parte di alcune persone che l'hanno accusata di essere al soldo del leader russo Vladimir Putin. "Il mio messaggio è rivolto a chiunque desideri una giustizia sociale, il contrario di ciò che rappresenta Putin," ha affermato la street artist. Laika ha voluto fare appello alla mobilitazione sociale, spiegando che 320-340 miliardi di euro spesi in armi negli ultimi anni in Europa hanno comportato tagli a settori essenziali come istruzione e sanità. La risposta alla crisi deve avvenire attraverso la democrazia, secondo Laika. La sua attività artistica e il collocamento dei poster a Roma, prima delle manifestazioni del 15 marzo, hanno dato vita a un forte richiamo all'azione civica.
Le opere in mostra: attivismo e messaggi sociali
La mostra "Artivism on paper", curata da Rosa Polacco in collaborazione con Galleria Rosso20sette, raccoglie disegni che hanno dato vita a opere emblematiche. Tra queste, vi è 'Italianità', un tributo alla nazionale di pallavolo, e 'Ila resisti', dedicata alla giovane Ilaria Salis. Altre opere significative includono 'Too many bombs', che rappresenta una donna palestinese in dolce attesa di un missile, e 'Zapatos rojos - Save Afghan Women', che tocca tematiche di femminicidio e diritti delle donne. Laika anticipa anche che il suo prossimo lavoro sarà incentrato sul Manifesto di Ventotene, un tema che continua a suscitare dibattito. L’artista, mantenendo il suo anonimo, esprime che ogni esperienza personale e collettiva è fonte di ispirazione per le sue creazioni e invita a riflettere sul ruolo dell'Europa nel contesto globale.
I temi della guerra e della pace: Le parole di Laika su Gaza
Rivolgendo la sua attenzione ai recenti eventi in Gaza, Laika ha espresso indignazione e frustrazione per la situazione presente. Ha descritto l'astinenza dalla pace come il risultato di interessi personali, responsabilizzando il governo israeliano e le influenze esterne degli Stati Uniti. "Quello che sta accadendo a Gaza è una vergogna; gli innocenti, i bambini, sono le prime vittime," ha puntualizzato. Questa situazione le provoca una profonda rabbia e fa sorgere in lei gravi dubbi sulle possibilità di una convivenza pacifica. L'artista ha anche condiviso la sua esperienza di anonimato, che considera un'importante strategia di protezione in un mondo dove i diritti umani sono spesso vulnerabili e minacciati.
Collaborazioni e influenze artistiche
Laika ha recentemente avuto modo di collaborare con Zerocalcare, un altro nome rilevante nel panorama artistico e politico italiano. In occasione dell’inaugurazione della manifestazione 'Libri Come', Zerocalcare discuterà di tematiche di pace con Luca Sofri, sottolineando l'ispirazione che entrambi attingono da esperienze personali e dai contesti sociali in cui operano. Le sue influenze non si fermano qui; Laika cita anche Diego Rivera, il noto muralista messicano, vedendo nei suoi murales una profonda rappresentazione di giustizia e rivoluzione. Questi artisti contemporanei utilizzano le loro piattaforme per sollevare questioni sociali e politiche, proprio come fa Laika, che continua a utilizzare il suo talento per trasmettere messaggi di speranza e lotta per i diritti umani.