Il cantautore emiliano Dente ha recentemente rilasciato il suo nuovo album intitolato “Santa tenerezza”, una raccolta di dieci brani ispirati a una relazione finita. A partire dal 4 aprile, l’artista intraprenderà un tour per promuovere il disco. In un’intervista, Dente ha condiviso alcune riflessioni sulla sua musica e sulla competizione nel panorama musicale italiano.
L’album “Santa tenerezza” e la sua genesi
“Santa tenerezza” è frutto di un periodo intenso per Dente, caratterizzato da esperienze personali significative. Il cantautore ha spiegato che gran parte delle canzoni sono nate in pochi giorni, scritte al pianoforte durante le ore notturne. Questo processo creativo è stato descritto come quasi rituale: le melodie e i testi si sono presentati con naturalezza, senza forzature.
Dente ha parlato del potere della musica come mezzo di espressione dei propri sentimenti: «Se sono triste produco», afferma, evidenziando come la sua creatività sia spesso stimolata dalle emozioni più profonde. La scrittura delle canzoni è stata influenzata anche dalla lettura di libri che esplorano temi simili a quelli affrontati nei suoi brani.
L’album include tracce che parlano dell’amore perduto e del dolore dell’abbandono, ma anche della speranza e della ricerca di nuovi inizi. Una delle canzoni preferite dall’artista è “Hey”, posizionata al quinto posto nell’album; secondo lui rappresenta una sorta di gioco personale legato alla struttura degli album musicali.
Riflessioni sul Festival di Sanremo
Durante l’intervista, Dente ha rivelato che inizialmente aveva intenzione di partecipare al Festival di Sanremo con uno dei suoi brani ma poi ha deciso diversamente: «Competizione e musica non dovrebbero essere mai nella stessa frase». Questa affermazione sottolinea la sua visione artistica distaccata dalle dinamiche competitive tipiche del mondo musicale italiano.
In merito ai recenti successi degli artisti emergenti come Lucio Corsi – passato da 30mila a 1 milione di follower in pochi giorni – Dente si è interrogato sull’improvviso interesse verso questi musicisti: «Mi chiedo dove fossero prima quei 970mila». Queste parole mettono in luce le sfide che gli artisti affrontano nel farsi notare in un panorama così affollato.
Un percorso musicale ricco d’esperienze
Dente racconta il suo percorso artistico iniziando dagli anni ’90 fino ad oggi. Ha menzionato momenti chiave della sua carriera che lo hanno formato sia artisticamente sia umanamente. Tra questi eventi ci sono stati concerti indimenticabili ed esperienze significative con altri musicisti italiani influenti.
La scoperta della propria vocazione avvenne nel 2009 con l’uscita dell’album “L’amore non è bello”, quando cominciò a suonare regolarmente nei locali italiani mentre viaggiava in treno con la chitarra a seguito. Questo periodo segnò una svolta importante nella sua vita professionale; finalmente sentì che avrebbe potuto vivere grazie alla musica.
Nel corso degli anni, Milano si è rivelata fondamentale per la crescita professionale dell’artista; qui incontrò persone chiave nel settore musicale che lo hanno supportato lungo il cammino verso il successo.
Progetti futuri e vita personale
Oltre alla promozione del nuovo album “Santa tenerezza”, Dente continua a dedicarsi ad altre passioni artistiche come la scrittura; infatti ha pubblicato anche un libro intitolato “Favole per bambini molto stanchi”. Le sue storie brevi mirano ad accompagnare i piccoli verso il sonno attraverso narrazioni semplicemente poetiche ed evocative.
Infine, riguardo alla donna cui ha dedicato l’album, l’artista rivela che lei ha ascoltato i pezzi ed esprime apprezzamento per esso ma non chiarisce se ci sarà una riconciliazione tra loro due: «Non so se ci vedremo stasera», conclude enigmatico lasciando aperte molte domande sul futuro personale oltre quello professionale.