L’INPS ha annunciato importanti novità riguardanti la classificazione delle attività economiche. A partire dal 1° aprile 2025, entrerà in vigore la nuova classificazione Ateco 2025, come stabilito dalla circolare n. 71 del 31 marzo. Questa modifica avrà un impatto significativo sul modo in cui i datori di lavoro dovranno gestire le iscrizioni e le variazioni aziendali.
Introduzione della nuova classificazione Ateco
La nuova classificazione Ateco è stata predisposta dall’Istat e rappresenta un aggiornamento necessario per riflettere l’evoluzione delle attività economiche nel paese. L’INPS ha chiarito che questa sarà utilizzata come criterio non esclusivo per l’inquadramento dei datori di lavoro. Con l’introduzione del nuovo codice, si intende garantire una maggiore coerenza e precisione nella registrazione delle attività lavorative.
Dal primo giorno di aprile, i datori di lavoro che avviano nuove attività con dipendenti dovranno utilizzare il codice Ateco 2025 durante il processo di iscrizione presso l’INPS. Questo comporterà anche l’attribuzione del codice statistico contributivo , fondamentale per la corretta categorizzazione nell’ambito della legislazione vigente.
Procedura aggiornata per le iscrizioni aziendali
Con il cambiamento della normativa, è stata aggiornata anche la “Procedura Iscrizione e Variazione azienda“. I datori di lavoro che intendono registrare nuove matricole a partire dal primo aprile devono necessariamente indicare il codice Ateco rilasciato dalla Camera di Commercio o quello risultante da eventuali riattribuzioni del precedente codice Ateco 2007.
Nel caso in cui un datore di lavoro disponga solo del vecchio codice al momento dell’iscrizione – ad esempio se si tratta di un’impresa costituita prima dell’entrata in vigore della nuova normativa – sarà comunque possibile completare l’iscrizione utilizzando temporaneamente il codice Ateco 2007. In questo scenario, verrà proposto automaticamente il corrispondente codice Ateco 2025.
Questa flessibilità è pensata per facilitare i nuovi adempimenti burocratici senza creare disagi ai datori di lavoro già attivi sul mercato.
Aggiornamenti progressivi delle matricole esistenti
Per quanto riguarda le aziende già iscritte prima dell’1 aprile, l’INPS provvederà a una transizione graduale verso la nuova classificazione. L’Istituto assegnerà progressivamente il nuovo codice corrispondente all’attività economica esercitata da ciascuna impresa sulla base dei dati forniti dalla CCIAA durante la fase di riattribuzione dei codici precedenti.
In attesa che tutte le posizioni vengano riallineate secondo i nuovi parametri, ogni richiesta relativa a variazioni contributive comporterà inizialmente l’attribuzione provvisoria del nuovo codice basato su quello precedente presente negli archivi anagrafici INPS. Questo sistema garantirà una continuità operativa mentre si completa la fase necessaria all’allineamento definitivo delle informazioni contributive aziendali.
Il passaggio alla nuova classificazione rappresenta quindi un’importante evoluzione nel panorama normativo italiano riguardante gli obblighi fiscali e previdenziali dei datori di lavoro e richiederà attenzione da parte degli imprenditori nella gestione delle pratiche burocratiche associate alle loro attività.