Roma inaugura il 5G nelle metro: connessione in 9 stazioni della linea A

Il 5G debutta nella metropolitana di Roma, attivando la connessione in nove stazioni della linea A. Il progetto mira a coprire tutte le linee entro il 2026, migliorando l’esperienza degli utenti.
Roma inaugura il 5G nelle metro: connessione in 9 stazioni della linea A - Socialmedialife.it

Il 5G è finalmente arrivato nelle metropolitane di Roma, con l’inaugurazione della connessione in nove stazioni della linea A. Questo progetto, parte di un’iniziativa pubblico-privato legata al Giubileo, prevede l’attivazione del servizio su tutta la Metro A entro giugno e si estenderà anche alle linee B e C nei prossimi anni. La nuova rete promette una connettività significativamente migliorata per residenti e turisti.

Dettagli dell’implementazione del 5G

La copertura del 5G nella metropolitana romana è stata avviata con successo, partendo dalle fermate tra Vittorio Emanuele e Ottaviano. Il sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato che questo primo blocco di connettività rappresenta un passo importante verso una città più moderna e interconnessa. Il progetto prevede l’installazione di oltre mille unità remote e circa tremila celle per garantire una rete robusta.

Il sindaco ha effettuato la prima videochiamata in 5G presso la stazione Vittorio Emanuele, dimostrando le potenzialità della nuova tecnologia. Con il passaggio da reti 3G a reti 4G nei treni, gli utenti potranno beneficiare di segnali più forti e veloci durante i viaggi quotidiani.

L’obiettivo finale è quello di coprire tutte le ottantatre stazioni delle linee metropolitane romane attraverso un sistema integrato che utilizza cavi in fibra ottica per garantire prestazioni elevate. Questo non solo migliorerà l’esperienza degli utenti ma offrirà anche opportunità per lo sviluppo di applicazioni intelligenti che possono facilitare servizi innovativi nella capitale.

La roadmap del progetto Roma 5G

Il piano per il potenziamento della rete mobile a Roma prevede una serie di fasi ben definite fino al completamento nel 2026. Entro questa data si prevede che tutte le linee metro A, B, B1 e C siano completamente attrezzate con tecnologia “Distributed Antenna System” . Ciò comporterà la realizzazione complessiva di oltre tremila antenne distribuite su più di duecentocinquanta chilometri di fibra ottica.

Inoltre, sono previsti interventi significativi anche al fine di abilitare la connettività degli operatori telefonici nei principali punti nevralgici della città. Si mira a fornire servizi digitali all’avanguardia in cento piazze pubbliche ed edifici comunali entro il prossimo anno giubilare.

Questa iniziativa non solo punta a migliorare i servizi offerti ai cittadini ma intende anche attrarre turisti grazie alla possibilità d’accesso immediato alla rete durante gli spostamenti in metro o nelle aree pubbliche cittadine.

Collaborazione pubblico-privato: un modello da seguire

Durante l’inaugurazione del servizio sono intervenuti diversi esponenti delle aziende coinvolte nel progetto come Tim ed Inwit. Pietro Labriola, amministratore delegato Tim, ha evidenziato come questa iniziativa rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra pubblico e privato finalizzato allo sviluppo infrastrutturale necessario per supportare nuove applicazioni tecnologiche nella vita quotidiana dei romani.

Diego Galli, direttore generale Inwit, ha aggiunto che questo impianto fornirà una base solida su cui costruire ulteriormente i servizi digitalizzati richiesti dalla popolazione urbana moderna. Ha messo in evidenza come sia fondamentale avere infrastrutture adeguate affinché possano emergere nuovi modelli economici basati sulla digitalizzazione dei servizi pubblici.

Anche altri operatori come Fastweb e Vodafone hanno espresso soddisfazione riguardo alla creazione di un modello collaborativo utile ad attivare nuovi servizi innovativi sul territorio romano; mentre WindTre ha riportato già incrementi significativi nell’utilizzo dei dati da parte degli utenti, testimoniando così il buon funzionamento iniziale del servizio implementato.

Benedetto Levi, amministratore delegato Iliad, ha concluso affermando che quanto realizzato può fungere da esempio replicabile anche altrove nel paese, dove maggiore accessibilità alla rete porterà inevitabilmente allo sviluppo sia dei settori privati sia pubblici.