“Arlecchino?”, il nuovo spettacolo di Marco Baliani, si prepara a conquistare i teatri umbri con una rivisitazione audace della celebre maschera della Commedia dell’Arte. In scena stasera al Teatro Nuovo Menotti di Spoleto e nei giorni successivi al Politeama Clarici di Foligno e al Morlacchi di Perugia, l’opera promette un mix esplosivo di stili teatrali che spaziano dal cabaret al dramma.
Un Arlecchino inedito
Marco Baliani, regista e drammaturgo rinomato nel panorama teatrale italiano, ha creato uno spettacolo che rielabora la figura iconica di Arlecchino attraverso una lente contemporanea. L’attore Andrea Pennacchi interpreta il protagonista, portando sul palco non solo la tradizione ma anche una dose significativa di ironia. Conosciuto per il suo ruolo nella serie “Petra” accanto a Paola Cortellesi e per il personaggio comico Pojana, Pennacchi offre una performance che gioca con le aspettative del pubblico.
Nel suo racconto scenico, Baliani descrive un Arlecchino goffo e improbabile: “L’Arlecchino che Andrea porta in scena – spiega – cerca disperatamente di essere all’altezza del ruolo ma fallisce in modo esilarante.” Questo approccio permette allo spettatore non solo di ridere delle disavventure del personaggio principale ma anche riflettere sulla condizione degli attori stessi. Gli altri membri del cast sono presentati come figure altrettanto eccentriche: tutti assoldati da Pantalone con stipendi miseri, vivono situazioni paradossali sul palco.
La commedia tra tradizione e innovazione
Baliani sottolinea come lo spettacolo rappresenta un tentativo unico di ricostruire la tradizione teatrale italiana attraverso l’innovazione. Le cadute stilistiche dei personaggi diventano simboliche delle sfide odierne affrontate dagli artisti nel mondo contemporaneo. “Queste uscite dal copione – afferma Baliani – sono riflesso della nostra realtà”, suggerendo così che le difficoltà degli attori rispecchiano quelle vissute da chi lavora nell’arte oggi.
La commedia si sviluppa quindi come un caleidoscopio dove si intrecciano azioni frenetiche ed eventi imprevisti. Il risultato è uno spettacolo straniante che riesce a mantenere viva l’essenza della grande commedia goldoniana mentre ne sfida le convenzioni più radicate. La musica dal vivo suonata dal duo ‘I sordi‘, insieme alle coreografie dinamiche degli attori, arricchiscono ulteriormente l’esperienza visiva e sonora dello spettatore.
Eventi collaterali durante le recite
In occasione delle recite a Perugia, sono previsti diversi eventi collaterali volti ad avvicinare il pubblico alla compagnia teatrale. Venerdì alle 17:30 ci sarà un incontro aperto con gli attori presso il Teatro Morlacchi; questo evento offrirà agli spettatori l’opportunità unica di interagire direttamente con i protagonisti dello spettacolo.
Sabato mattina è previsto anche un incontro speciale presso T-Trane Record Store dove Andrea Pennacchi presenterà il suo libro “Se la rosa non avesse il suo nome”, dialogando con Enrico Terrinoni su temi legati alla scrittura e all’arte performativa. Nel pomeriggio ci saranno laboratori creativi dedicati ai bambini mentre i genitori assisteranno allo spettacolo; infine, domenica alle 17 è programmata una replica audiodescritta per persone non vedenti o ipovedenti.
I biglietti possono essere prenotati tramite telefono o acquistati online sul sito ufficiale del Teatro Stabile dell’Umbria per garantire accessibilità a tutti gli interessati ad assistere a questa originale proposta culturale.