Ferdinando: il capolavoro di Ruccello torna in scena al Teatro India di Roma

Il Teatro India di Roma presenta “Ferdinando”, un’opera di Annibale Ruccello diretta da Arturo Cirillo, che esplora tematiche attuali attraverso una narrazione complessa e un cast d’eccezione.
Ferdinando: il capolavoro di Ruccello torna in scena al Teatro India di Roma - Socialmedialife.it

Il Teatro India di Roma ospita la nuova produzione di “Ferdinando“, un’opera scritta da Annibale Ruccello, che torna a vivere grazie alla regia di Arturo Cirillo. Questo allestimento promette di catturare l’attenzione del pubblico, esplorando tematiche attuali attraverso una narrazione ricca e complessa. Con un cast d’eccezione e una scenografia curata nei dettagli, lo spettacolo si preannuncia come un evento imperdibile per gli amanti del teatro.

La trama: tra passato e presente

Ambientato nell’agosto del 1870, “Ferdinando” racconta la storia della baronessa borbonica Donna Clotilde, che vive nella sua villa vesuviana dopo la caduta del Regno delle Due Sicilie. Disprezzando il nuovo re sabaudo e l’Italia piccolo-borghese emersa dalla recente unificazione, Clotilde è afflitta da una malattia immaginaria che riflette il suo stato d’animo. La sua vita quotidiana è segnata dalla presenza della cugina Gesualda, una donna amareggiata dal suo status sociale e dalle sue scelte personali.

Gesualda funge da infermiera per Donna Clotilde ma nasconde anche i suoi desideri inappagati; è infatti innamorata segretamente di Don Catellino, un prete vizioso legato alla famiglia della baronessa. L’atmosfera stagnante della villa viene interrotta dall’arrivo improvviso di Ferdinando, un giovane sedicenne orfano con tratti efebici che si rivela essere lontano nipote della nobildonna. La sua presenza sconvolge gli equilibri familiari: riaccende passioni sopite e fa emergere verità nascoste.

La figura enigmatica di Ferdinando diventa centrale nella narrazione; non solo rappresenta il cambiamento generazionale ma anche le tensioni irrisolte tra le diverse classi sociali dell’epoca. Il suo arrivo porta a galla rancori accumulati nel tempo e svela dinamiche familiari complesse.

Un allestimento curato nei minimi dettagli

La regia è affidata a Arturo Cirillo, già noto per le sue interpretazioni sensibili dei testi teatrali italiani contemporanei. In questo caso specifico ha scelto una messa in scena che combina elementi tradizionali con tocchi moderni per rendere omaggio al testo originale senza snaturarlo. Le scene sono curate da Dario Gessati mentre i costumi portano la firma di Gianluca Falaschi; entrambi contribuiscono a creare l’atmosfera opprimente tipica dell’epoca storica in cui si svolge la vicenda.

Le musiche composte da Francesco De Melis accompagnano lo spettatore attraverso i vari stati d’animo dei personaggi; ogni nota sembra riflettere le emozioni contrastanti presenti sul palco. L’illuminazione progettata da Paolo Manti gioca anch’essa un ruolo fondamentale nel delineare gli spazi emotivi dei protagonisti.

Il cast include nomi noti come Sabrina Scuccimarra e Anna Rita Vitolo accanto ai giovani talentuosi Riccardo Ciccarelli ed altri interpreti selezionati con cura per dare vita a questa opera complessa ed evocativa.

Produzione collaborativa tra istituzioni teatrali

Ferdinando” è prodotto grazie alla collaborazione tra Marche Teatro, il Teatro Metastasio di Prato e la Fondazione Teatro BelliniNapoli. Questa sinergia permette non solo una maggiore visibilità dello spettacolo ma anche uno scambio culturale significativo fra diverse realtà teatrali italiane.

L’allestimento rappresenta quindi non solo un ritorno alle origini artistiche italiane ma anche uno sforzo collettivo volto a mantenere viva la memoria storica attraverso il teatro contemporaneo. Con questo progetto Cirillo continua ad affermarsi come uno dei registi più interessanti sulla scena italiana odierna.