Progetto Metrock: una palestra di arrampicata nella stazione Sant’Agnese-Annibaliano a Roma

Il progetto Metrock prevede la creazione di una palestra di arrampicata nella stazione Sant’Agnese-Annibaliano a Roma, per rivitalizzare un’area trascurata e promuovere l’attività sportiva tra i giovani.
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Il progetto Metrock prevede la creazione di una palestra di arrampicata sportiva all’interno della stazione Sant’Agnese-Annibaliano della linea B1 a Roma. Questa iniziativa, promossa dall’assessore allo Sport del II Municipio Rino Fabiano, mira a trasformare un’area attualmente trascurata in un luogo di aggregazione per giovani e scuole. L’idea è stata presentata come parte di uno studio sulla fattibilità tecnico-economica in collaborazione con Atac e il Dipartimento Mobilità e Trasporti del Campidoglio.

Un’area abbandonata da recuperare

La stazione Sant’Agnese-Annibaliano si trova in una posizione strategica tra corso Trieste e viale Eritrea, ma l’ampia piazza ipogea che avrebbe dovuto diventare un punto nevralgico per la città è rimasta inutilizzata. Secondo i progettisti originali, questa area doveva rappresentare il cuore pulsante di una nuova centralità urbana. Tuttavia, oggi appare più come una “cattedrale nel deserto”, con transenne che circondano un bar mai aperto al pubblico.

L’iniziativa Metrock si propone quindi non solo come un intervento sportivo ma anche come opportunità per rivitalizzare questo spazio dimenticato. L’assessore Fabiano ha sottolineato l’importanza di restituire identità comunitaria a questo “non luogo”, rendendolo accessibile ai giovani del quartiere Trieste e oltre. La struttura sarebbe facilmente raggiungibile grazie alla metropolitana e al parcheggio Annibaliano inaugurato recentemente.

Un intervento complesso ma possibile

Realizzare una palestra d’arrampicata all’interno della metropolitana presenta delle sfide significative. Rino Fabiano ha spiegato che è fondamentale garantire le esigenze operative senza compromettere i flussi dei passeggeri. Fortunatamente, la presenza di un piano intermedio separato da quello dei viaggiatori offre opportunità interessanti per l’attrezzatura necessaria.

Il progettista originale dell’impianto, architetto Paolo Desideri, ha espresso supporto per questa proposta innovativa, evidenziando il potenziale dell’area per recuperare il senso originario della sua realizzazione. Per quanto riguarda la gestione della struttura sportiva, sono state avanzate diverse opzioni: dalla possibilità di bandi pubblici alla gestione diretta comunale già adottata in altre località italiane.

Crescita dell’arrampicata tra i giovani romani

Negli ultimi anni l’arrampicata sta guadagnando popolarità tra i ragazzi romani; attualmente ci sono oltre quattromila tesserati alla Federazione Arrampicata Sportiva Italiana nelle 17 società affiliate presenti nella capitale. Questo aumento dimostra non solo l’interesse crescente verso lo sport ma anche le sue potenzialità educative e terapeutiche.

Esperti nel campo hanno evidenziato come l’arrampicata possa essere utilizzata efficacemente anche in contesti terapeutici; essa stimola sia il corpo che la mente degli adolescenti aiutandoli ad affrontare le proprie paure ed esplorare i propri limiti personali attraverso esperienze pratiche ed emozionanti. Con queste considerazioni in mente, il progetto Metrock potrebbe rappresentare non solo uno spazio ricreativo ma anche uno strumento educativo fondamentale per le nuove generazioni romane.