Si è conclusa la sedicesima edizione del Bari International Film Festival , un evento che celebra il cinema proveniente dai Paesi del Mediterraneo. La manifestazione, organizzata dall’Apulia Film Commission e diretta da Oscar Iarussi, ha visto una giuria di esperti assegnare riconoscimenti a opere in anteprima italiana. Il concorso internazionale Meridiana ha messo in luce talenti emergenti e storie significative attraverso una selezione di film che affrontano tematiche attuali e universali.
I premi della sezione Meridiana
La giuria, presieduta dallo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun e composta da Nadine Makram Wassef, Soudade Kaadan, Antonella Gaeta e Roland Sejko, ha valutato con attenzione le opere presentate. Ogni premio riflette non solo la qualità artistica dei film ma anche l’impatto emotivo delle storie raccontate.
Migliore fotografia: Roland Plante per Yunan
Il premio per la migliore fotografia è stato assegnato a Roland Plante per il film “Yunan” di Ameer Fakher Eldin. La giuria ha elogiato la potenza visiva dell’opera, capace di esplorare l’intimità del protagonista attraverso un paesaggio mutevole che diventa metafora della sua esperienza personale. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza dell’immagine nel racconto cinematografico e come essa possa influenzare profondamente la percezione dello spettatore.
Migliore attore protagonista: Fabrizio Ferracane
Fabrizio Ferracane si è aggiudicato il premio come migliore attore protagonista per “La Guerra di Cesare” diretto da Sergio Scavio. La giuria ha apprezzato la sua capacità di interpretare con leggerezza un dramma profondo: quello di un uomo che decide di dichiarare guerra alla propria sconfitta. Questa performance mette in evidenza le sfide emotive affrontate dai personaggi maschili nel cinema contemporaneo.
Migliore attrice protagonista: Angeliki Papoulia
Il premio per la migliore attrice protagonista è andato ad Angeliki Papoulia per il suo ruolo in “Apkantia “ diretto da Yorgos Zois. La giuria ha notato come l’attrice sia riuscita a dare vita a un personaggio complesso e tragico con grande misura e profondità. Questo riconoscimento evidenzia l’importanza delle donne nel panorama cinematografico mediterraneo, spesso portatrici di storie ricche ed emozionanti.
Riconoscimenti speciali al miglior film e alla regia
Il premio “Franco Cassano” per il miglior film è stato conferito a “Krejt e thirrin Rexhën “ diretto da Ibër Deari. La giuria ha lodato il taglio intelligente della sceneggiatura insieme al rigore della regia; elementi che hanno permesso al film di raccontare una storia toccante sulla resistenza umana in tempi difficili.
Gala Gracia si è aggiudicata invece il premio Meridiana – Conserva per la migliore regia con “Lo que queda de ti”. Il suo lavoro è stato descritto come sincero e commovente nella narrazione del lutto e delle sue conseguenze sulle vite dei protagonisti.
Questa edizione del Bif&st non solo celebra i successi individuali degli artisti ma rappresenta anche un importante punto d’incontro culturale tra diverse nazioni mediterranee attraverso il linguaggio universale del cinema.