La Commissione Europea si prepara a infliggere sanzioni economiche a Apple e Meta, nell’ambito del Digital Markets Act . Secondo fonti vicine al dossier, le multe saranno inferiori al tetto massimo del 10% del fatturato globale previsto dalla normativa. Questo approccio cauto è motivato dalla necessità di evitare tensioni con l’amministrazione Trump.
Le sanzioni previste per Apple
Per quanto riguarda Apple, l’Unione Europea ha intenzione di chiudere l’indagine sulla schermata di scelta del browser senza ulteriori penalizzazioni. Tuttavia, la società dovrà affrontare una multa legata alle restrizioni dell’App Store che limitano gli sviluppatori nel promuovere offerte esterne alla piattaforma. Queste pratiche sono state oggetto di critiche da parte degli sviluppatori stessi, che sostengono che tali restrizioni ostacolano la concorrenza e limitano le opzioni per i consumatori.
L’ammontare della multa non è stato ancora reso noto, ma sembra chiaro che non raggiungerà il potenziale massimo previsto dal DMA. L’obiettivo della Commissione è quello di incoraggiare il rispetto delle nuove normative piuttosto che punire severamente le aziende coinvolte sin dall’inizio dell’applicazione della legge.
Le misure contro Meta
Meta sarà soggetta a sanzioni simili. La Commissione intende colpire il controverso modello “pay or consent”, attraverso cui gli utenti devono scegliere tra accettare il tracciamento dei dati o pagare un abbonamento per utilizzare i servizi senza pubblicità. Questa pratica ha sollevato preoccupazioni riguardo alla privacy degli utenti e all’equità nel mercato digitale.
Le modifiche richieste da Bruxelles mirano a garantire maggiore trasparenza nelle pratiche aziendali di Meta e ad assicurarsi che gli utenti abbiano più libertà nella gestione delle proprie informazioni personali. Anche in questo caso, le multe previste non si avvicinerebbero nemmeno lontanamente ai miliardi potenziali previsti dal DMA.
Timori geopolitici e ritorsioni
Il contesto geopolitico gioca un ruolo significativo nell’approccio della Commissione Europea verso queste sanzioni. Con Trump nuovamente alla guida degli Stati Uniti dallo scorso dicembre, ci sono timori su come queste decisioni possano influenzare le relazioni transatlantiche. In passato, Trump ha criticato aspramente le multe europee contro i giganti tecnologici americani definendole una “forma di tassazione” ingiustificata.
La sua amministrazione aveva già minacciato ritorsioni commerciali nei confronti dei Paesi europei che impongono tasse digitali alle aziende statunitensi. Un rappresentante anonimo di una delle aziende coinvolte ha espresso preoccupazione sul fatto che continuare a prendere mira alle tech company americane potrebbe portare a tensioni crescenti tra Europa e Stati Uniti.
In questo clima delicato, ogni azione contro colossi come Apple e Meta potrebbe essere interpretata come un attacco agli interessi economici statunitensi, aumentando così il rischio di rappresaglie nei confronti delle imprese europee stesse.
Prossimi passi della Commissione Europea
Le decisioni ufficialmente annunciate oggi ai rappresentanti dei 27 Stati membri segneranno un passo importante nella regolamentazione delle Big Tech in Europa. L’annuncio pubblico sulle sanzioni dovrebbe arrivare la prossima settimana; tuttavia, nessun commento ufficiale è stato fornito finora da Bruxelles riguardo alle misure specifiche adottate contro Apple e Meta.
Meta ha già dichiarato pubblicamente che sta lavorando per adeguarsi alle richieste dei regolatori UE ed afferma anche di aver implementato modifiche significative ai suoi servizi oltre quanto previsto dalla legge europea vigente.