Ferrara: la serenata d’amore di Vivaldi in scena al Teatro Comunale “Claudio Abbado”

Il 30 marzo, il Teatro Comunale di Ferrara ospiterà la prima assoluta della “Serenata d’amore RV 690” di Vivaldi, diretta da Federico Maria Sardelli e interpretata dall’Orchestra Modo Antiquo.
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Il 30 marzo, il Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara ospiterà un evento musicale di grande rilievo. A partire dalle ore 16, l’Orchestra Modo Antiquo, sotto la direzione del noto esperto di Vivaldi Federico Maria Sardelli, presenterà la Serenata d’amore RV 690. Questa nuova produzione della Fondazione ferrarese segna una prima rappresentazione assoluta in collaborazione con la prestigiosa Wigmore Hall di Londra e vedrà sul palco le voci di Valeria La Grotta, Giuseppina Bridelli e Valentino Buzza.

La serenata RV 690: un’opera poco conosciuta

La Serenata d’amore è considerata una delle opere meno note del repertorio vivaldiano. Composta alla fine degli anni dieci del Settecento, rappresenta un esempio della piena maturità artistica del compositore veneziano. L’unica fonte superstite dell’opera è il manoscritto autografo custodito presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Questo documento prezioso offre agli studiosi spunti per approfondire i misteri che circondano l’opera.

La trama della serenata ruota attorno a Eurilla, una ninfa innamorata dell’affascinante Alcindo. Nonostante i suoi sforzi per conquistarlo con l’aiuto della confidente Nice, Alcindo si mostra inizialmente indifferente ai sentimenti espressi da Eurilla. Egli sembra apprezzare solo superficialmente le attenzioni ricevute e decide persino di fingersi innamorato pur mantenendo intatta la sua libertà personale.

Questa dinamica crea tensione tra i due personaggi: irritata dall’atteggiamento elusivo dell’uomo, Eurilla rivela le sue vere intenzioni e ammette che anche lei ha simulato sentimenti amorosi come forma di vendetta per punirne l’arroganza. Il coro conclusivo diventa così un momento drammatico in cui Eurilla invita ninfe e pastori a tendere un agguato ad Alcindo.

Federico Maria Sardelli e il contesto barocco

Federico Maria Sardelli sottolinea come le serenate barocche siano concepite come opere in miniatura destinate a performance all’aperto o in ambientazioni eleganti durante eventi significativi. Queste composizioni erano spesso eseguite al chiaro di luna nei giardini aristocratici o nei palazzi nobiliari.

Sardelli evidenzia anche che Vivaldi ha arricchito questa serenata con una straordinaria sequenza melodica composta da arie incantevoli che si susseguono senza soluzione di continuità. L’orchestrazione raffinata conferisce all’opera non solo energia ma anche vivacità espressiva tipica dello stile teatrale vivaldiano.

L’approccio interpretativo dell’Orchestra Modo Antiquo promette quindi non solo una riscoperta musicale ma anche un’esperienza immersiva nel mondo sonoro del Settecento italiano. Con questo evento Ferrara si prepara ad accogliere nuovamente uno dei capolavori meno noti ma affascinanti del repertorio classico europeo.