Tragico incidente sulle Dolomiti: due scialpinisti muoiono investiti da una valanga

Due scialpinisti, Elisa De Nardi e Abel Ayala Anchundia, perdono la vita travolti da una valanga nelle Dolomiti Bellunesi, mentre altri due membri del gruppo vengono estratti vivi.
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Tragico incidente sulle Dolomiti: due scialpinisti muoiono investiti da una valanga - Socialmedialife.it

Un drammatico episodio ha scosso le Dolomiti Bellunesi domenica sera, quando due scialpinisti hanno perso la vita dopo essere stati travolti da una valanga. Sono momenti difficili per il mondo degli sport invernali, dove la frenesia di avventura può trasformarsi in una terribile tragedia. La comunità locale e i soccorritori hanno fatto tutto il possibile per garantire un intervento veloce, ma purtroppo due dei quattro scialpinisti coinvolti non ce l’hanno fatta.

I dettagli dell’incidente

La tragedia si è consumata intorno alle 13 di domenica, quando un gruppo di scialpinisti, composto da quattro persone, è stato colpito da una valanga che si è staccata dalla Forcella Giau, a un’altitudine di 2.300 metri, nei pressi di Cortina d’Ampezzo. Le condizioni metereologiche, seppur non da allerta, avevano reso la montagna pericolosa, evocando il rischio di slavine in quella zona. Il gruppo, formato da appassionati di scialpinismo, si stava preparando a godersi una giornata sugli sci quando all’improvviso è avvenuto il distacco della neve.

Le dinamiche precise dell’incidente rimangono da chiarire, ma fonti locali riferiscono che gli scialpinisti sono stati rapidamente sepolti sotto una coltre di neve che ha raggiunto anche i tre metri di profondità. L’unità di soccorso alpino, allertata immediatamente, ha attivato le operazioni di salvataggio e si è mossa tempestivamente sul luogo dell’incidente, impiegando anche i cani da valanga per facilitare le ricerche.

L’intervento dei soccorritori

I soccorritori hanno lavorato instancabilmente durante le ore che hanno seguito il distacco della valanga. La situazione era complicata: oltre alla quantità di neve, anche le condizioni meteorologiche e la luce calante rendevano difficile il recupero delle persone. Dopo circa due ore di ricerche, i soccorritori sono riusciti a localizzare i due scialpinisti, Elisa De Nardi, 40 anni, e Abel Ayala Anchundia, 38 anni.

Purtroppo, nonostante i loro sforzi per fornire i primi soccorsi e trasportarli d’urgenza in ospedale, per i due scialpinisti non c’è stato nulla da fare. Il personale medico ha tentato attivamente di rianimarli, ma entrambi sono deceduti tra il tentativo di soccorso e l’arrivo in ospedale. Le altre due persone coinvolte, anche loro scialpinisti, sono state estratte vive, ma la loro situazione riposta sul piano emotivo è sicuramente colma di angoscia e lutto.

Il ricordo delle vittime

Le vittime, ben note nella comunità locale degli sportivi, erano entrambe molto appassionate di scialpinismo e frequentavano spesso le montagne. Il loro amore per la natura e per l’avventura ha sempre caratterizzato le loro vite. La notizia delle loro morti ha lasciato un grande vuoto tra amici e conoscenti, che li ricordano come persone solari e sempre pronte ad aiutare gli altri.

La comunità di scialpinisti e gli amanti della montagna si stanno unendo per onorare la memoria di Elisa e Abel. Le manifestazioni e i momenti di commemorazione si stanno diffondendo, mentre si riflette sul pericolo insito in sport affascinanti ma potenzialmente letali come lo scialpinismo. Questi eventi tragici portano alla luce l’importanza di una adeguata preparazione e consapevolezza dei rischi, specialmente in ambienti naturali come le Dolomiti, che, seppur splendide, possono rivelarsi insidiose.

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