Il governo Meloni raggiunge un traguardo storico: quinto esecutivo più longevo della Repubblica

Il governo Meloni, dopo 887 giorni di attività, avanza riforme significative in ambito istituzionale, giustizia, pubblica amministrazione e immigrazione, puntando a stabilità e innovazione per l’Italia.
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Il governo guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ufficialmente superato i 887 giorni di attività, diventando il quinto esecutivo più longevo nella storia della Repubblica italiana. Questo traguardo si colloca in un contesto di riforme e provvedimenti legislativi che hanno caratterizzato l’operato del governo dal suo insediamento. Con una panoramica delle principali riforme attuate fino ad oggi, si evidenziano le aree chiave su cui l’esecutivo sta lavorando.

Riforme istituzionali e premierato

Una delle proposte più significative presentate dal governo riguarda la riforma del premierato. Questa iniziativa prevede l’inserimento del nome del presidente del Consiglio sulla scheda elettorale e una revisione dei poteri attribuiti al capo dello Stato nella scelta del premier e nello scioglimento delle Camere. L’obiettivo dichiarato è quello di restituire ai cittadini il potere di scegliere direttamente i propri rappresentanti, garantendo al contempo stabilità alla legislatura per consentire all’esecutivo di portare a termine il proprio mandato senza interruzioni dovute a crisi politiche.

Attualmente, l’iter legislativo per questa riforma è in corso presso le sedi parlamentari competenti. Il governo punta a ottenere l’approvazione definitiva entro la fine della legislatura, sottolineando così la sua volontà di apportare cambiamenti strutturali al funzionamento dell’istituzione governativa italiana.

Riforma della giustizia

Un altro punto cruciale dell’agenda governativa è rappresentato dalla riforma della giustizia, che mira a separare le carriere tra magistratura inquirente e giudicante. Questa proposta prevede anche la creazione di due distinti Consigli superiori della magistratura. Per attuare questa modifica sarà necessario un referendum confermativo da parte degli elettori.

Parallelamente, il governo sta elaborando modifiche al codice penale con lo scopo di rafforzare la presunzione d’innocenza degli imputati. Tra queste misure ci sono restrizioni sulle conferenze stampa da parte delle Procure e limiti alle intercettazioni non motivate per periodi non superiori ai 45 giorni nei casi meno gravi. Queste azioni mirano a tutelare la privacy dei cittadini mentre si cerca un equilibrio con le esigenze investigative degli organi giudiziari.

In aggiunta alle suddette misure legislative, è previsto anche un Piano carceri volto a migliorare le condizioni detentive e una revisione delle misure alternative alla detenzione già esistenti nel sistema penale italiano.

Riforma della pubblica amministrazione

La pubblica amministrazione è oggetto anch’essa di importanti cambiamenti sotto questo governo, seguendo gli indirizzi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Le linee guida puntano sulla semplificazione burocratica attraverso processi digitalizzati che rendano più efficiente ed efficace il funzionamento degli uffici pubblici.

Recentemente sono state introdotte nuove regole riguardanti l’accesso ai ruoli dirigenziali nella pubblica amministrazione; ora sarà possibile accedere alla posizione senza dover necessariamente affrontare concorsi formali grazie all’approvazione del disegno legge Merito avvenuta lo scorso marzo in Consiglio dei ministri. Questa nuova procedura selettiva intende premiare i candidati basandosi sui risultati ottenuti piuttosto che su criteri puramente formali o accademici.

Modifiche fiscali

Sul fronte fiscale, uno dei cambiamenti principali riguarda la riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre scaglioni: ora si applicheranno rispettivamente il 23% per redditi fino a 28mila euro; il 35% per quelli compresi tra 28mila euro e 50mila euro; infine il 43% per redditi oltre i 50mila euro. Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha annunciato piani futuri volti ad abbassare ulteriormente l’aliquota massima sopra i cinquantamila euro fino ai sessantamila euro se ci saranno risorse sufficientemente disponibili nel bilancio statale.

Per finanziare queste modifiche fiscali ed evitare impatti negativi sui conti pubblici, sono stati previsti interventi sul recupero crediti attraverso rottamazioni fiscali già avviate nelle commissioni Bilancio parlamentari; inoltre c’è attenzione verso un tesoretto stimabile intorno agli 1,6 miliardi derivante da accordi preventivi biennali con aziende private.

Politiche sull’immigrazione

Le politiche migratorie hanno visto una netta stretta sotto questo governo: gli sbarchi complessivi sono diminuiti significativamente rispetto agli anni precedenti passando dai oltre ventisettemiladuecentoventidue arrivi registrati nel marzo scorso ai novomilanovantaseimiglia odierni. Questo calo viene attribuito principalmente all’intensificazione dei rapporti bilaterali con diversi Paesi mediterranei ed all’attuazione dei protocolli stipulati con Albania riguardanti rimpatri accelerati per migranti privi di diritto d’asilo provenienti da nazioni considerate sicure.

Il nuovo piano europeo sull’immigrazione prevede anche centri esterni dove gestire richieste d’asilo prima ancora che arrivino sul territorio europeo stesso, segnalando così un cambio significativo nell’approccio italiano verso questa tematica delicata.

Innovazioni scolastiche

Nel settore educativo, il ministro Giuseppe Valditata ha presentato piani ambiziosi volti ad aggiornare i curricula scolastici: dall’anno scolastico duemilaventiseipunto sette verrà reintrodotto lo studio latino fin dalle scuole medie come strumento fondamentale per comprendere meglio le radici linguistiche italiane. Inoltre, si prevede abolizione della geostoria nelle scuole superiori sostituendola con discipline distinte; introduzione di studi biblici ed epica classica sin dalle elementari insieme ad opere moderne come romanzi contemporanei o graphic novel.

Questi interventi intendono fornire agli studenti strumenti culturali diversificati affinché possano svilupparsi sia umanisticamente sia criticamente rispetto alla società contemporanea.

Tutela Made in Italy

Con riferimento alle produzioni nazionali, la legge numero duecentosei approvata recentemente introduce sanzioni severe contro chi commercializza prodotti italiani falsificati o ingannevoli; l’autorità giudiziaria può operare sotto copertura onde scoprire frodi legate alle indicazioni geografiche tipiche agroalimentari, velocizzandone eventuali sequestri necessari.

Questa iniziativa mira quindi a proteggere il patrimonio culturale ed economico nazionale garantendo qualità ed eccellenza del made in Italy riconosciuto globalmente.

Misure abitative

Infine, con il provvedimento Salva Casa introdotto dal governo vengono messe in atto procedure semplificate permettendo denuncia sanatoria di irregolarità immobiliari piccole causate dalla normativa complessa vigente; tali misure intendono facilitare la vendita di case attualmente invendibili creando opportunità nel mercato immobiliare stagnante negli ultimi anni.

Attraverso questi interventi variegati, l’esecutivo Meloni dimostra il proprio impegno costante nel cercare soluzioni concrete a problemi storici italiani affrontandoli direttamente tramite azioni legislative mirate.