Forlì celebra gli Organi Callido con una rassegna musicale dedicata

Forlì ospita la terza edizione della rassegna musicale dedicata agli Organi Callido, con concerti che valorizzano il patrimonio storico e raccolgono fondi per la loro manutenzione.
Forlì celebra gli Organi Callido con una rassegna musicale dedicata - Socialmedialife.it

Forlì si prepara a ospitare una rassegna musicale che mette in risalto gli Organi Callido, strumenti storici costruiti nel Settecento da Gaetano Callido. Questa iniziativa, giunta alla sua terza edizione, è organizzata dall’associazione Forlì Antiqua e mira non solo a valorizzare questi strumenti unici, ma anche a raccogliere fondi per la loro manutenzione. La città emiliana vanta ben nove organi di questo tipo, un patrimonio che nessun’altra località della regione può vantare.

Gli Organi Callido: un patrimonio unico

Gli Organi Callido rappresentano una parte significativa del patrimonio culturale di Forlì. Costruiti tra il 1700 e il 1800, questi strumenti musicali sono considerati vere opere d’arte per la loro bellezza estetica e per la qualità del suono che producono. Attualmente, sei degli organi originali sono ancora conservati in diverse chiese della città: nella Basilica di San Pellegrino, nella Chiesa del Suffragio, nella Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami e in altre località come la Cattedrale di Santa Croce.

Purtroppo due organi sono andati perduti nel corso degli anni. Tuttavia, quelli rimasti continuano a essere utilizzati durante concerti ed eventi speciali. Questi strumenti non solo arricchiscono l’offerta culturale della città ma rappresentano anche un legame con la storia locale e le tradizioni musicali italiane.

La rassegna musicale organizzata da Forlì Antiqua

L’associazione Forlì Antiqua ha preso l’iniziativa nel 2023 per promuovere questa rassegna dopo aver ricevuto il testimone dall’associazione Soroptimist International Club di Forlì. L’evento prevede quattro concerti nei quali saranno eseguiti brani musicali suonati sugli Organi Callido. L’ingresso è ad offerta libera e i proventi saranno destinati alla manutenzione degli organi stessi; nel 2024 sono stati raccolti circa 1.300 euro grazie alle donazioni.

Giulia Ricci, presidente dell’associazione Forlì Antiqua, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “È stato emozionante vedere persone provenienti anche da fuori regione partecipare ai concerti”. Ogni serata sarà accompagnata dalla spiegazione delle opere d’arte presenti nelle chiese dove si svolgeranno i concerti; esperti storici dell’arte interverranno per illustrare i dipinti mentre musicisti internazionali eseguiranno brani classici.

I dettagli dei concerti programmati

Il primo concerto avrà luogo domenica alle ore 20:45 presso il Duomo con il tema “Caravaggio: l’autoritratto e la musica del suo tempo”. Sarà presente Paola Salzano come storica dell’arte insieme all’organista spagnolo Juan Maria Pedrero.

Il secondo appuntamento si terrà giovedì 10 aprile sempre alle ore 20:45 presso la Chiesa del Suffragio dal titolo “L’autoritratto dell’Anguissola e il volto della Madonna”, con Roberta Brunazzi come relatrice ed esibizioni musicali curate dall’organista tedesco Tobias Lidner.

Un evento particolare sarà quello previsto domenica 27 aprile alla Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami dal titolo “La Tintoretta e il madrigale”, dove Alice Borciani canterà accompagnata da Giulia Ricci all’organo e alla spinetta mentre Roberta Brunazzi fornirà approfondimenti artistici sul tema trattato.

Infine, venerdì 16 maggio ci sarà l’ultimo concerto intitolato “Angelica Kauffman e il paradiso di Armida” presso la Chiesa della Santissima Trinità con Freddie James al pianoforte insieme a Paola Salzano che presenterà le opere artistiche collegate al programma musicale della serata.

Il supporto istituzionale alla manifestazione

La manifestazione gode del patrocinio sia del Comune di Forlì sia della Diocesi locale poiché i concertini si tengono proprio nelle chiese dove sono custoditi gli Organi Callido. Il vice sindaco Vincenzo Bongiorno ha evidenziato come questa iniziativa contribuisca a valorizzare non solo gli strumenti musicali ma anche i luoghi storici cittadini in vista della candidatura di Forlì come Capitale italiana della Cultura nel 2028.

Don Enrico Casadei Garofani ha aggiunto che eventi simili aiutano a mantenere viva la tradizione musicale legata agli organi: “Questi strumenti devono essere utilizzati regolarmente affinché non subiscano dannosi effetti dovuti all’inattività”, ha affermato Don Enrico, sottolineando così l’importanza delle performance live nell’ambito culturale cittadino.