La serie britannica “Adolescence”, disponibile su Netflix, ha rapidamente catturato l’attenzione internazionale per il suo tema centrale: la mascolinità tossica e i modelli negativi che influenzano gli adolescenti nel contesto online. Nonostante una promozione limitata, è diventata un successo straordinario, raggiungendo il primo posto nella classifica delle serie più viste in oltre 70 paesi, inclusa l’Italia. Questo articolo esplora le ragioni del suo impatto culturale e il dibattito suscitato a livello politico.
Il successo di “Adolescence” e il dibattito culturale
In un panorama televisivo affollato da numerose produzioni, pochi titoli riescono a generare un impatto significativo come quello di “Adolescence”. La serie si distingue per la sua capacità di affrontare tematiche rilevanti come la violenza maschile verso le donne attraverso una narrazione innovativa. Essa offre uno sguardo profondo sulle esperienze degli adolescenti occidentali, rivelando dettagli spesso trascurati riguardo alle dinamiche sociali contemporanee.
Il fatto che la trama ruoti attorno all’arresto di Jamie Miller, un tredicenne accusato dell’omicidio di una compagna di scuola, permette alla narrazione di esplorare vari punti di vista. Attraverso questi diversi angoli narrativi viene messo in luce non solo il crimine stesso ma anche i fattori scatenanti che hanno portato Jamie a compiere tale gesto estremo. Le sue esperienze con bullismo scolastico e radicalizzazione online sono elementi chiave della storia.
L’interesse per questa produzione è stato amplificato dalla qualità della scrittura e dalla direzione artistica. I riconoscimenti ricevuti dai media attestano l’efficacia del racconto nel coinvolgere gli spettatori in una riflessione critica sui temi trattati.
L’impatto sulla società e sulla politica britannica
Uno degli aspetti più significativi del successo della serie è stata la reazione del pubblico adulto. Molti genitori hanno espresso gratitudine nei confronti dei produttori per averli spinti a migliorare le loro comunicazioni con i figli adolescenti. Hannah Walters, produttrice della serie insieme al marito Stephen Graham, ha condiviso che molti spettatori adulti si sono sentiti motivati ad approfondire le proprie conoscenze riguardo ai problemi giovanili contemporanei.
Jack Thorne, co-autore della sceneggiatura insieme a Graham, ha sottolineato l’importanza dell’opera nel contesto educativo e politico. Ha dichiarato pubblicamente l’intenzione di portare i temi trattati nella serie nelle scuole e nei dibattiti parlamentari britannici. Questa ambizione ha trovato riscontro quando Anneliese Midgley ha sollevato questioni relative alla violenza contro le donne durante una discussione con il primo ministro Keir Starmer.
Starmer stesso ha riconosciuto l’urgenza dei temi affrontati nella serie dopo averla vista con i propri figli ed evidenziando così un problema crescente nella società moderna: quello dell’influenza negativa delle dinamiche sociali sui giovani uomini.
Tematiche centrali: internet e responsabilità sociale
Il dibattito suscitato da “Adolescence” si concentra anche sull’accesso degli adolescenti ai social network. Thorne propone misure legislative simili a quelle adottate in Australia per limitare l’iscrizione ai social media ai minori sotto i 16 anni; tuttavia avverte che gli smartphone non possono essere considerati come unica causa dei problemi esaminati nella trama.
La rappresentazione dello stato attuale del sistema scolastico britannico emerge chiaramente dalla narrazione: istituzioni affaticate da mancanza di fondi ed educatori poco informati sulle sfide quotidiane degli studenti contribuiscono al quadro complessivo delineato dalla serie. In questo contesto complesso emerge anche la responsabilità collettiva degli adulti nel comprendere meglio ciò che accade nelle vite dei giovani oggi.
Stephen Graham ha commentato sul programma televisivo The Tonight Show dicendo che nessuno può essere escluso dalle responsabilità legate alla situazione attuale; tutti devono partecipare al dialogo necessario per affrontarla adeguatamente.
Il processo creativo dietro “Adolescence”
La creazione della sceneggiatura è frutto di ricerche approfondite condotte dagli autori Thorne e Graham negli ultimi due anni prima dell’uscita della serie su Netflix. L’idea originaria nacque dopo aver letto notizie riguardanti casi reali simili all’omicidio raccontato nello show; eventi tragici avvenuti tra giovani uomini nei quali erano coinvolte coetanee femminili hanno colpito profondamente gli autori stessi.
Thorne ha condiviso parte del suo processo creativo spiegando come abbia aperto nuovi account sui social media per immergersi nell’ambiente virtuale degli incel . Questa esperienza lo ha spinto ad interrogarsi sull’impatto potenziale delle interazioni online sugli adolescenti moderni; preoccupazioni amplificate dal fatto stesso d’essere padre lui stesso.
Oltre agli argomenti delicati trattati ne “Adolescence”, uno degli elementi distintivi è rappresentato dall’utilizzo tecnico del piano sequenza: ogni episodio viene girato in un’unica scena continua lunga circa un’ora creando tensione narrativa senza precedenti. Netflix ha sfruttato l’interesse generato sulla serie pubblicando contenuti extra relativi alle difficoltà incontrate durante queste riprese complesse.