Nuovi importi delle prestazioni INPS per disoccupati e lavoratori autonomi nel 2025

Nel 2025, l’INPS offre supporto economico a disoccupati e lavoratori autonomi attraverso indennità come ISCRO, NASpI e DIS-COLL, con requisiti specifici e importi variabili per ogni categoria.
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Nel 2025, l’INPS continua a fornire supporto economico a chi perde involontariamente il lavoro. Tra le misure disponibili ci sono l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa per i lavoratori autonomi, la NASpI per i dipendenti e la DIS-COLL per i collaboratori. Questo articolo esplora le novità sugli importi mensili delle prestazioni, evidenziando requisiti e modalità di accesso.

ISCRO: indennità per lavoratori autonomi

L’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa è una misura introdotta nel 2020 con l’obiettivo di sostenere i liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata che hanno subito una diminuzione dei guadagni. Per il 2025, questa indennità rimane attiva ed è erogata per un periodo massimo di sei mesi.

Secondo la circolare INPS n. 25 del gennaio 2025, gli importi mensili dell’ISCRO variano in base al reddito del richiedente. L’importo minimo garantito è fissato a 252 euro al mese, mentre quello massimo può arrivare fino a 806,40 euro. Per accedere all’ISCRO, i liberi professionisti devono soddisfare diversi requisiti:

  1. Iscrizione alla Gestione Separata.
  2. Assenza di pensione diretta o altre forme previdenziali obbligatorie.
  3. Non essere beneficiari dell’Assegno di inclusione.
  4. Reddito da lavoro autonomo inferiore almeno del 70% rispetto al reddito medio degli ultimi tre anni.
  5. Dichiarazione nel 2024 con un reddito non superiore a 12.648 euro.
  6. Partita IVA attiva da almeno tre anni alla data della domanda.
  7. Regolarità nei contributi previdenziali obbligatori.

Questi criteri mirano ad assicurare che solo coloro che realmente necessitano del supporto possano beneficiarne.

NASpI: sostegno ai dipendenti disoccupati

La NASpI rappresenta uno strumento fondamentale per il sostegno ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il proprio posto di lavoro senza colpa propria. Anche nel corso del 2025, questa indennità offre un aiuto economico significativo durante la ricerca di una nuova occupazione.

Per accedere alla NASpI è necessario aver avuto un rapporto di lavoro subordinato interrotto in modo involontario ed essere in regola con i contributi previdenziali versati negli ultimi anni precedenti all’interruzione stessa del contratto lavorativo.

L’importo della NASpI viene calcolato sulla base della retribuzione media degli ultimi quattro trimestri precedenti all’inizio della disoccupazione; nel caso specifico del 2025, questo valore si attesta su una cifra pari a circa €1.436,61. Tuttavia, l’importo massimo mensile non potrà superare €1.562,82.

La durata massima della prestazione varia in base ai contributi versati dal richiedente: può andare da un minimo di otto mesi fino ad un massimo di ventiquattro mesi.

DIS-COLL: supporto ai collaboratori coordinati

La DIS-COLL è dedicata specificamente ai collaboratori coordinati e continuativi privi d’impiego stabile come assegnisti o dottorandi con borsa studio iscritti esclusivamente alla Gestione Separata dell’INPS. Questa forma d’indennizzo si rivolge anche agli ex-collaboratori delle Pubbliche Amministrazioni.

Per poter beneficiare della DIS-COLL, gli interessati devono presentare domanda dimostrando lo stato d’involontaria disoccupazione; inoltre, devono avere accumulato almeno un mese di contribuzione nell’anno precedente all’interruzione dal lavoro.

Come stabilito dalla circolare INPS citata precedentemente, anche qui l’importanza dei numerosi requisiti gioca un ruolo cruciale: tra questi vi sono assenza totale di Partita IVA al momento dell’invio della richiesta; ciò implica dover chiudere eventuale attività prima di procedere con domanda formale.

Il calcolo dell’indennizzo si basa su retribuzioni medie simili alle altre forme di sussidio: quindi anch’esso ammonta circa €1.436,61 come riferimento; ma attenzione: anche qui esiste un limite massimo fissato in €1.562,82 mensili! La durata massima concessa arriva sino a dodici mesi complessivi secondo normativa vigente.

Queste misure rappresentano strumenti fondamentali nella gestione delle difficoltà economiche legate alla perdita improvvisa del posto di lavoro sia per dipendenti sia professionisti indipendenti; consentendo loro così maggiore tranquillità mentre cercano nuove opportunità occupazionali sul mercato.