Milano celebra John Giorno: la sua arte in mostra alla Triennale fino al 13 aprile

La Triennale di Milano ospita la mostra “John Giorno: a labour of LOVE”, un viaggio attraverso l’arte e le collaborazioni del poeta e artista, aperta fino al 13 aprile.
Milano Celebra John Giorno3A La Milano Celebra John Giorno3A La
Milano celebra John Giorno: la sua arte in mostra alla Triennale fino al 13 aprile - Socialmedialife.it

La Triennale di Milano si trasforma in un palcoscenico straordinario per il poeta, pittore ed imprenditore John Giorno, la cui carriera si estende su sei decadi di cultura e creatività. La mostra dal titolo “John Giorno: a labour of LOVE” è aperta al pubblico da domani fino al 13 aprile e offre un viaggio attraverso le molteplici forme d’arte e le collaborazioni significative che hanno caratterizzato la vita dell’artista. Con un allestimento curato da Nicola Ricciardi ed Eleonora Molignani, la mostra è parte del progetto Miart, dedicato all’arte moderna e contemporanea.

Un legame profondo con colleghi artisti

Il cuore della mostra si concentra sulle relazioni che John Giorno ha costruito nel corso degli anni, evidenziando come l’amicizia, il dialogo e la cooperazione abbiano influenzato il suo lavoro. Giorno era un congiungente tra diverse figure storiche dell’arte e della letteratura, tra cui William S. Burroughs, scrittore celebre della Beat Generation. Divenuti amici nel palazzo di Manhattan dove entrambi abitavano, Giorno ha preservato intatta la camera da letto di Burroughs dopo la sua morte, a testimonianza del legame profondo che li univa. Oltre a Burroughs, Giorno ha collaborato con nomi noti come Andy Warhol, Robert Rauschenberg, il compositore John Cage, e artisti come Keith Haring, Patti Smith e Michael Stipe, frontman dei R.E.M.. Queste relazioni non solo hanno impreziosito la sua opera, ma anche ampliato la rete di supporto artistico fra questi pionieri.

L’impatto delle sue opere e iniziative

Nel 1964, John Giorno ha affrontato tematiche di grande importanza sociale e culturale con la sua “Pornographic Poem“, che ha celebrato la sessualità queer. Questo gesto audace è stato solo l’inizio della sua attivismo creativo. L’anno successivo ha fondato “Giorno Poetry Systems“, una piattaforma no-profit concepita per supportare artisti, musicisti e scrittori. Questa iniziativa ha da allora promosso il suo archivio e le opere di numerosi artisti emergenti. A fronte dell’epidemia di AIDS esplosa negli anni ’80, Giorno ha istituito l’AIDS Treatment Project nel 1984, un’iniziativa cruciale per il supporto delle persone colpite dalla malattia.

Documenti storici e opere interattive in mostra

L’esposizione di Milano presenta oltre un centinaio di documenti inediti, tra cui prime edizioni delle pubblicazioni di Giorno, dischi, corrispondenza privata con celebri partner creativi come Rauschenberg e Jasper Johns. Tra gli elementi più affascinanti vi è “Dial-A-Poem“, un’opera d’arte interattiva lanciata nel 1968, che permette ai visitatori di ascoltare poesie recitate da artisti e musicisti semplicemente alzando la cornetta del telefono. Originariamente destinata ad un pubblico più ristretto, “Dial-A-Poem” è oggi parte della collezione permanente del MoMA a New York, ed è stata ampliata nel corso degli anni con centinaia di nuove registrazioni, facendo di essa un’esperienza unica e sempre fresca.

Arte visiva al servizio dell’esperienza

Un’altra sezione significativa della mostra si trova nello scalone d’onore, dove si può ammirare un murales che include alcune frasi celebri di Giorno, accompagnato da opere della serie “Perfect Flowers“. Questa selezione di dipinti rappresenta l’abilità di Giorno di mescolare parole e immagini, trasformando l’intera esposizione in un omaggio alla bellezza dell’arte visiva e del linguaggio.

La mostra alla Triennale è un’opportunità per esplorare i molteplici strati dell’attività di John Giorno e il suo impatto profondo sulla cultura contemporanea. Con un programma ricco di eventi e iniziative collaterali, Milano si riconferma come un centro vitale di sperimentazione artistica e dialogo culturale.

Change privacy settings
×