Biancaneve in live action: il remake tra polemiche e nuove sfide per Disney

Il remake di “Biancaneve” della Disney, con un budget di 270 milioni, affronta polemiche sul casting e tensioni tra le protagoniste, suscitando preoccupazioni per il suo successo al botteghino.
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Biancaneve in live action: il remake tra polemiche e nuove sfide per Disney - Socialmedialife.it

Il nuovo film di Disney, un remake del classico “Biancaneve e i sette nani“, si appresta ad arrivare nelle sale cinematografiche con un anticipo modestissimo rispetto al grande evento della première. Seppur la fascinazione per la storia rimanga alta, questo adattamento ha già suscitato numerose controversie che fanno discutere l’intera industria cinematografica. La critica sulla scelta dell’attrice protagonista e le polemiche legate alle dinamiche interne al cast evidenziano un film che rischia di risultare un flop nonostante il budget imponente di 270 milioni di dollari.

L’eredità di un classico animato

Nel dicembre del 1937, l’uscita di “Biancaneve e i sette nani” ha segnato una svolta epocale nel mondo dell’animazione, dando vita a quello che oggi conosciamo come impero Disney. Il film originale non solo ha incassato oltre 8 milioni di dollari all’epoca, equivalenti a circa 140 milioni di oggi, ma ha anche creato un modello di riferimento per le successive produzioni. La magia di Disney ha da sempre attratto il pubblico di tutte le età, e questo primo lungometraggio rimane un simbolo di innovazione artistica nel settore. Con il passare degli anni, il marchio Disney ha continuato a evolversi, affrontando sia le sfide del mercato che le aspettative del pubblico.

La première a Los Angeles

Una delle tradizioni più attese della Disney è la première dei suoi film, che si svolge solitamente in modo splendido. Anche nel caso del remake di “Biancaneve“, l’evento si svolgerà presso il celebre cinema El Capitán lungo l’Hollywood Boulevard. Tuttavia, quest’anno, il tappeto rosso avrà un’atmosfera inusitata: saranno concessi pochi accrediti ai giornalisti e agli operatori, una misura adottata per contenere le polemiche crescenti che circondano il film. Sia Rachel Zegler, interprete di Biancaneve, che Gal Gadot, che veste i panni della Regina Cattiva, parteciperanno in modo limitato, concedendo pochissimo spazio per interviste. La scelta di ridurre al minimo la presenza mediatica è stata interpretata da Variety come un “ridimensionamento” dell’evento, il che mette in evidenza la necessità di affrontare le critiche prima della messa in onda.

Polemiche sul casting e la trama

Fin dall’inizio, il nuovo film ha attirato l’attenzione e le critiche per le scelte di casting e di adattamento. Raccontare la storia di una giovane donna descritta dai fratelli Grimm come “bianca come la neve” attraverso l’interpretazione di Zegler, di origini colombiane, ha suscitato animosità tra vari gruppi. L’attrice ha provocato emozioni contrastanti quando ha dichiarato che il film del 1937 è “datato” e che la protagonista non dovrebbe rappresentare solo un’amante in attesa di essere salvata. Ancor più incisiva è stata la risposta di Peter Dinklage, attore noto per il suo ruolo in “Game of Thrones“, il quale ha sollevato interrogativi sulla decisione di mantenere elementi della trama originale, come la presenza dei sette nani, sommando la questione alla discussione sui cambiamenti apportati al racconto.

In risposta, Disney ha chiarito che i sette nani nel remake saranno rappresentati attraverso la computer grafica e non da attori reali, scelta che è stata oggetto di una certa contestazione. Choon Tan, un attore affetto da nanismo, ha criticato aspramente la decisione, sostenendo che non ci sia nulla di sbagliato nell’assegnare il ruolo a un attore con la stessa condizione, sebbene venga rappresentato con rispetto e correttezza.

Tensioni tra le protagoniste

Recentemente, si sono diffuse voci di attriti tra Zegler e Gadot, complicando ulteriormente la situazione. Le due attrici hanno posizioni politiche opposte riguardo al conflitto in Medio Oriente, con Zegler che ha manifestato pubblicamente il proprio sostegno alla causa palestinese, mentre Gadot, di nazionalità israeliana, ha espresso supporto per le azioni militari contro Gaza, essendo ex-militare. Nonostante queste differenze, due settimane fa entrambe hanno condiviso il palco per presentare insieme un premio Oscar, evidenziando che, nonostante le divergenze, le professionalità nel mondo del cinema possono trovare momenti di collaborazione.

L’uscita di “Biancaneve” rappresenta quindi non solo il ritorno di un classico, ma anche un’importante riflessione su come le storie e i loro adattamenti possano provocare dibattiti significativi. Resta da vedere come la nuova interpretazione verrà accolta dal pubblico e se il film riuscirà a eguagliare il successo del suo predecessore.

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