Allerta fiumi a Roma: il Tevere in piena dopo le forti piogge di ieri

Allerta della Protezione Civile per l’innalzamento del fiume Tevere a Roma, con misure di sicurezza attuate e monitoraggio continuo in risposta alle intense piogge delle ultime ore.
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Il Centro Funzionale Regionale della Protezione Civile di Roma ha emesso un avviso per il possibile innalzamento del livello del fiume Tevere nella giornata di oggi, in risposta alle intense precipitazioni che hanno interessato la città nelle ultime ventiquattro ore. Questa situazione ha richiesto un intervento immediato da parte delle autorità locali, incluse misure di sicurezza per garantire la sicurezza dei cittadini. I dettagli dell’evento sono stati comunicati dal direttore del Dipartimento della Protezione Civile di Roma, Giuseppe Napolitano, il quale ha sottolineato il monitoraggio continuo della situazione.

La situazione del fiume Tevere e i protocolli di emergenza

Questa mattina, una pattuglia della Polizia Locale ha chiuso gli accessi alle banchine del Tevere come misura precauzionale. Alle ore 14.30 il livello del fiume a Ripetta ha raggiunto quota 7,10 metri. Le previsioni indicano che la piena massima si verificherà tra le ore 20 e le 24 di oggi, con un possibile innalzamento fino a 7,60-7,80 metri. Le autorità stanno monitorando attentamente l’andamento del fiume, e si prevede che il livello aumenterà gradualmente nel pomeriggio per poi cominciare a calare dopo la mezzanotte. Tuttavia, le nuove piogge attese per domani potrebbero influenzare questa dinamica, limitando la discesa.

Il direttore del dipartimento ha definito questo fenomeno una delle normali piene del Tevere, sottolineando che avviene generalmente in caso di abbondanti piogge in Toscana, Abruzzo e Umbria. Le autorità stanno quindi avvertendo la cittadinanza rispetto ai rischi legati ad un possibile allagamento delle gole di magra del fiume. “Facciamo di tutto per diffondere la notizia al massimo e per evitare che qualcuno possa avere l’idea di fare jogging sulle banchine del Tevere,” ha dichiarato Napolitano.

Vigilanza e sicurezza lungo le banchine

In relazione alla situazione di emergenza, il Dipartimento di Protezione Civile sta intensificando la vigilanza lungo le banchine per prevenire eventuali pericoli. “Siamo particolarmente attenti a monitorare che non ci siano persone senza fissa dimora accampate con tende sotto i ponti, poiché potrebbero trovarsi in grave pericolo durante la piena,” ha affermato Napolitano. La Protezione Civile, in coordinamento con la Polizia Locale e le organizzazioni di volontariato, sta verificando anche lo stato delle funi che sostengono le strutture galleggianti presenti sul fiume.

L’obiettivo è garantire che tutto sia in ordine, assicurandosi che non ci siano avventori o curiosi che, nonostante le avversità atmosferiche, decidano di continuare a correre o camminare sulle ciclabili. Secondo le linee guida ufficiali, questo comportamento è fortemente sconsigliato e ritenuto obbligatorio rimanere lontani dalle zone a rischio.

Monitoraggio continuo del fiume

Un aspetto cruciale della gestione del monitoraggio del Tevere riguarda la tempestività delle comunicazioni. “L’allerta viene inviata la notte precedente con circa sette ore di anticipo rispetto all’innalzamento previsto del fiume,” ha spiegato Giuseppe Napolitano. Questo approccio permette non solo di allertare i cittadini, ma anche di coordinare le operazioni di sicurezza in modo efficiente.

L’Autorità di Bacino è responsabile del monitoraggio continuo del fiume e può contare su una rete di sensori che forniscono dati in tempo reale. Questo impegno nella sorveglianza è fondamentale per affrontare situazioni potenzialmente critiche, permettendo interventi tempestivi e ben organizzati. Gli eventi atmosferici, con la loro imprevedibilità, richiedono una preparazione costante e reattiva, aspetti che Roma sta gestendo con competenza nella speranza di prevenire danni e garantire la sicurezza pubblica.

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