La strage di Ustica: De Lisi chiede riconoscimento di vittime civili per le 81 persone decedute

Anthony De Lisi chiede al presidente Mattarella di riconoscere le 81 vittime della strage di Ustica come civili colpiti da un’azione di guerra, invocando giustizia e verità.
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La strage di Ustica: De Lisi chiede riconoscimento di vittime civili per le 81 persone decedute - Socialmedialife.it

La tragedia aerea di Ustica, avvenuta il 27 giugno 1980, continua a scuotere il Paese, portando alla luce un dibattito che non si è mai placato. Con 81 vite spezzate, il disastro del volo DC-9 dell’Itavia suscita ancora forti emozioni e richieste di giustizia. Anthony De Lisi, in una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha chiesto che queste vittime siano riconosciute come civili colpiti da un’azione di guerra. Una richiesta che entra nel vivo di un tema delicato, teso a fare luce su un evento che ha segnato la storia italiana recente.

Un appello deciso per le vittime della strage di Ustica

Anthony De Lisi ha deciso di scrivere a Mattarella con l’intento di far sentire la sua voce e quella dei familiari delle vittime. Fratello di Elvira e zio di Alessandra, entrambe decedute nel disastro, De Lisi esprime un desiderio di giustizia che va oltre le promesse consolatorie. La sua missiva arriva in un momento critico, a seguito dell’archiviazione di un’indagine da parte della Procura di Roma. De Lisi sottolinea come il suo dolore sia esploso in un misto di rabbia e frustrazione verso istituzioni che, secondo lui, hanno mostrato mancanze significative nella ricerca della verità.

De Lisi chiede che il riconoscimento delle vittime come civili sia effettuato non solo per rispetto, ma per onorare il legame che queste persone avevano con i loro cari. Lui stesso ha vissuto sulla propria pelle il dramma di perdere persone amate e chiama in causa l’umanità di chi ha il potere di decidere su questo importante aspetto. La sua lettera è anche un grido di allerta sulla necessità di affrontare sempre il passato, senza oscurarlo con omissis e depistaggi.

Le motivazioni dietro la richiesta di De Lisi

Nella lettera, De Lisi si sofferma sulle motivazioni alla base della sua richiesta, esprimendo sconcerto per il contenuto della decisione della Procura. Non si tratta solo di un appello emotivo, ma di una riflessione precisa sull’accaduto, un evento che ha visto il coinvolgimento di veicoli militari di varie nazioni. Quella notte, nei cieli di Ustica, si sarebbe innescata una serie di azioni che segnarono il confine tra guerra e pace, mischiando il destino di civili e militari.

De Lisi evidenzia che la negazione della guerra nei cieli italiani non tiene conto delle evidenze storiche emerse nel corso degli anni. L’assenza di bandiere sui caccia, come riportato dagli inquirenti, non deve sviare l’attenzione sul fatto che gli Stati coinvolti avrebbero dovuto comunicare in modo chiaro riguardo i loro interventi aerei, specialmente in contesti così delicati. Da qui, l’appello diretto al capo dello Stato affinchè venga conferita una luce diversa alle 81 vittime.

Progetti futuri e speranza di giustizia

Nella missiva, De Lisi anticipa di voler rivolgersi anche al Tribunale penale internazionale per ottenere giustizia. La sua determinazione emerge chiaramente dalle parole scritte al presidente, mentre esprime la volontà di agire per conto dei familiari delle vittime. Questa iniziativa ha radici profonde nel desiderio di ottenere un riconoscimento ufficiale del dolore subito e un chiarimento più ampio sull’accaduto.

La lettera di De Lisi si conclude con la speranza che anche i cittadini italiani possano un giorno vedere riconosciuti i loro diritti di verità, al di là delle famiglie coinvolte. L’appello di De Lisi si innesta in un contesto storico complesso, dove la memoria delle vittime non deve essere dimenticata e la ricerca della giustizia continua. La lotta per la verità continua a essere un tema centrale, un motore che spinge De Lisi e le famiglie verso un obiettivo comune: la ricostruzione di una verità dolorosa ma necessaria.

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