Pellegrinaggio di fedeli russi a Roma: una preghiera per Papa Francesco e la pace

Un gruppo di 85 pellegrini russi, guidati da monsignor Pezzi, prega a Roma per la salute di Papa Francesco e invoca pace in un momento di crisi globale.
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Pellegrinaggio di fedeli russi a Roma: una preghiera per Papa Francesco e la pace - Socialmedialife.it

Un gruppo di 85 fedeli russi, provenienti da diverse città tra cui Mosca e San Pietroburgo, sta vivendo una settimana importante a Roma. Questo pellegrinaggio giubilare, previsto da tempo, ha subito delle modifiche alla luce del ricovero di Papa Francesco presso il Policlinico Gemelli. Tuttavia, i pellegrini non si sono lasciati intimidire e hanno voluto far sentire la loro presenza con un gesto significativo: recarsi a piedi al Policlinico per pregare per la guarigione del Pontefice.

La provenienza e l’organizzazione del pellegrinaggio

I fedeli russi si sono radunati a Roma da diverse località della Russia, comprese città come Kaliningrad e Vladimir. Sotto la guida di monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo della diocesi della Madre di Dio a Mosca, il gruppo ha intrapreso un viaggio non solo spirituale ma anche simbolico. Il pellegrinaggio è stato facilitato grazie all’aiuto di comunità locali e organizzazioni religiose, che hanno reso possibile per questi devoti affrontare le sfide logistiche di un viaggio in questo periodo particolare.

Il programma della settimana, che va dal 10 al 15 marzo, include atti di venerazione quali il passaggio attraverso la Porta Santa della Basilica di San Pietro, una Via Crucis nei Giardini Vaticani e visite ad altre importanti basiliche papali. Questi momenti non solo rappresentano una tradizione spirituale, ma anche un’opportunità per i pellegrini di rafforzare il loro legame con la Chiesa e con la figura del Papa.

La marcia verso il Policlinico Gemelli

In un gesto carico di significato, i 85 pellegrini hanno deciso di percorrere circa 4 chilometri a piedi dalla fermata della Metro Cornelia fino al Policlinico Gemelli, dove Papa Francesco è ricoverato. Sotto la statua di San Giovanni Paolo II, il gruppo ha recitato il Rosario in lingua russa e le Litanie alla Madonna in latino, creando una connessione spirituale con il Santo Padre nonostante l’assenza fisica. Nikolaj Gennad’evič Dubinin, vescovo cattolico russo e ausiliare della Madre di Dio a Mosca, ha esaltato il gesto, descrivendo Francesco come un Papagrande“, mostrando così la stima e l’affetto che i fedeli russi nutrono nei suoi confronti.

Il legame spirituale con Papa Francesco

Il vescovo Dubinin ha espresso quanto l’incontro con Papa Francesco fosse atteso dal gruppo. Anche se non si sono potuti vedere di persona, la voglia di rafforzare un legame spirituale con lui è stata tangibile. I pellegrini hanno trasformato un’eventuale delusione in un momento di profonda connessione, pregando per la sua salute e per una pace duratura nel mondo. La figura del Papa è vista come un faro di speranza e unità, capace di unire credenti di diverse nazionalità e culture.

Invocazione di pace nei momenti di preghiera

Il tema centrale di questo pellegrinaggio non è solo la preghiera per Papa Francesco, ma anche la ricerca della pace. Il vescovo Dubinin ha sottolineato che la pace è un dono che tutti devono custodire. In tempi di conflitto e divisioni, i fedeli russi hanno portato a Roma anche il loro desiderio di armonia, consapevoli delle difficoltà che il mondo affronta. Dubinin ha esortato tutti a pregare perché il Signore possa concedere la pace che si fatica a costruire. La richiesta di pace rappresenta un richiamo alla responsabilità e alla speranza, valori condivisi tra i pellegrini e la comunità cristiana globale.

In questo pellegrinaggio, tanto atteso e profondo, si colgono il desiderio e la determinazione dei fedeli russi di mantenere vivi i propri legami spirituali e di promuovere un messaggio di unità e speranza in un momento delicato per la Chiesa e per il mondo intero.

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