L’Ansaldo A.1 ‘Balilla’, un biplano classificato come caccia e ricognitore, sta per tornare a casa. Questa storica aeronave, di proprietà della Città di Casale Monferrato in provincia di Alessandria, sarà nuovamente esposta nella città dopo un approfondito restauro. Attualmente conservato presso il Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento, il velivolo rappresenta non solo un’importante eredita culturale, ma anche un simbolo del patrimonio storico dell’aviazione italiana.
Storia dell’Ansaldo A.1 ‘Balilla’
Costruito nel 1918, l’Ansaldo A.1 ‘Balilla’ ha segnato una pagina fondamentale nella storia dell’aviazione. Tra i momenti salienti della sua storia spicca il volo avvenuto il 9 agosto dello stesso anno, quando il poeta Gabriele D’Annunzio compì un’iconica missione su Vienna a bordo di questo velivolo. Di proprietà dell’illustre casalese Natale Palli, l’aereo venne donato alla città nel 1922 dalla famiglia Palli, sottolineando l’importanza storica e culturale di questo aereo.
Da allora, la storia dell’Ansaldo A.1 ha preso diverse direzioni. Negli anni Settanta, l’aeromobile è stato trasferito presso il Museo Caproni di Taliedo, situato a Milano. Dieci anni dopo, nel 1982, è stato spostato al Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento, dove ha continuato a essere oggetto di attenzione e cura, fino a oggi.
Questo aereo non è solo un’opera d’ingegneria, ma rappresenta anche un simbolo di un’epoca, un pezzo di storia che ha contribuito a formare l’identità culturale di Casale Monferrato e del Piemonte.
Il restauro e il ritorno a casa
Il processo di restauro dell’Ansaldo A.1 ‘Balilla’ è attualmente in corso e si prevede che il velivolo possa tornare a Casale Monferrato a breve. La notizia è stata comunicata dal sindaco Emanuele Capra, che si è mostrato ottimista riguardo alla conclusione del restauro: “Mi auguro che il delicato restauro proceda celermente. Ancora un po’ di pazienza e uno dei simboli della nostra storia dell’aviazione potrà essere di nuovo patrimonio dei casalesi.”
Il progetto di recupero dell’Ansaldo A.1 è sostenuto da un’importante somma di 800mila euro stanziata dal ministero della Cultura. Questo investimento è cruciale per garantire che il restauro avvenga nel rispetto delle tecniche e delle pratiche che possono preservare l’integrità storica del velivolo.
Francesca Gerosa, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, ha espresso la sua soddisfazione al riguardo, sottolineando l’importanza di restituire alla comunità piemontese un pezzo fondamentale della sua storia. La collaborazione tra istituzioni è fondamentale per questo tipo di interventi, che mirano a preservare la memoria storica e culturale del territorio.
Significato del ritorno dell’Ansaldo A.1 ‘Balilla’
Il ritorno dell’Ansaldo A.1 ‘Balilla’ a Casale Monferrato non rappresenta solo il ritorno di un oggetto, ma anche una riappropriazione del patrimonio storico della comunità. Persone di tutte le età, dai più giovani agli anziani, potranno ammirare un simbolo della propria storia, un aereo che ha volato nei cieli europei durante un periodo cruciale.
Avere il biplano esposto nella città offre opportunità educative e culturali. Sarà possibile organizzare visite guidate, incontri e iniziative che racconteranno non soltanto la storia del velivolo, ma anche il periodo storico in cui è stato realizzato.
Il favore dell’opinione pubblica per il ritorno dell’Ansaldo A.1 suggerisce quanto la comunità senta forte il legame con il proprio passato e quanto sia desiderosa di mantenerne viva la memoria. Il restauro e l’esposizione del “Balilla” possono inoltre stimolare un rinnovato interesse per la storia dell’aviazione, essenziale per le generazioni future. La presenza di aerei storici come l’Ansaldo A.1 arricchisce non solo il patrimonio culturale, ma stimola anche un dialogo attivo sulla storia e sull’importanza della conservazione dei beni storici e culturali.