Il 14 marzo 2025, Roma ospiterà un’importante commemorazione in occasione del 47esimo anniversario della strage di via Fani e del rapimento di Aldo Moro. L’evento si svolgerà alle ore 16:00 presso l’Aula Castrini dell’Università La Sapienza, in Viale del Policlinico 155. Questa giornata si propone di rievocare i tragici eventi che segnarono la storia italiana, con un focus particolare sui cinque agenti della scorta, vittime di un attacco che ha cambiato per sempre il corso della politica del Paese.
Le circostanze della strage di via Fani
Il 16 marzo 1978, Roma subì uno degli attacchi più devastanti della storia recente: la strage di via Fani. Quel giorno, cinque agenti della scorta di Aldo Moro furono assassinati in un agguato teso dalle Brigate Rosse. Le vittime, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino, furono accolte da una morte violenta mentre cercavano di proteggere il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, in un momento critico per la stabilità politica italiana. L’evento fu un segnale allarmante della crescente violenza politica e della crisi che stava attraversando il Paese.
Questo incontro non rappresenta solamente una commemorazione, ma diventa anche un momento di analisi storica e riflessione sulle implicazioni sociali e politiche che quel giorno ha avuto. Il professor Vito D’Andrea, direttore della III Clinica Chirurgica universitaria, ha promosso l’iniziativa, affinché la memoria di questi eventi venga mantenuta viva tra le nuove generazioni e l’importanza della sicurezza nelle istituzioni politiche venga sottolineata.
Gli interventi dei relatori
Al centro della commemorazione ci sarà l’intervento del professor Carlo Gaudio, un noto cardiologo universitario e scrittore, che presenterà il suo libro ‘L’Urlo di Moro’, vincitore del premio Mario Pannunzio per la saggistica. In questo lavoro, Gaudio esplora e ricostruisce gli eventi del rapimento di Aldo Moro, offrendo dettagli inediti e analizzando la corrispondenza di Moro durante la sua prigionia. Fra gli aspetti toccati, vi sono i messaggi criptici inviati dallo statista per comunicare con le autorità, una tematica affrontata per la prima volta da Leonardo Scascia nel settembre del 1978. La narrazione di Gaudio si propone di mettere in luce nuove verità e offrire una visione approfondita di un caso che ha sconvolto l’Italia.
La partecipazione di esperti e personalità di spicco
Gli interventi non si limiteranno solamente a Gaudio. Saranno presenti anche figure di spicco del mondo accademico e giuridico, come il professor Adelchi d’Ippolito, magistrato e presidente della Commissione ministeriale per la colpa medica, e l’avvocato Michele Lioi, specialista in diritto amministrativo e civile. Il professor Antonio Felice Uricchio, ex rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, attualmente in carica come presidente dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca , arricchirà ulteriormente l’evento con il suo contributo.
A moderare il dibattito ci sarà il giornalista Rai, Daniele Grisafi, che guiderà la discussione tra i relatori, permettendo di esplorare vari punti di vista sull’argomento. La partecipazione di professori, nostri ricercatori, magistrati e studenti da diverse università italiane conferma l’importanza di un simile incontro nel contesto della memoria collettiva e dell’analisi critica delle proprie radici storiche.
Implicazioni del dibattito attuale
L’evento rappresenta un’opportunità fondamentale non solo per ricordare i fatti storici, ma anche per stimolare un dibattito necessario su temi come la violenza politica, la sicurezza e la protezione delle istituzioni democratiche. In un momento in cui il Paese si trova a fare fronte a nuove sfide politiche e sociali, rievocare eventi come la strage di via Fani sarà utile a riflettere sulle lezioni del passato e sui valori democratici da preservare per le future generazioni. La commemorazione del 14 marzo si propone quindi di rendere omaggio alle vittime, riflettendo su un capitolo complesso della storia italiana e su come affrontare oggi le problematiche derivanti.